L’incendio che ha colpito la discarica Bellolampo di Palermo è ancora in corso ed è verosimile che prosegua per alcuni giorni. A dirlo il sindaco Roberto Lagalla, che spiega come la combustione riguardi la quarta vasca dell’impianto, ormai tombata e non utilizzata per la raccolta dei rifiuti: “In costante collaborazione operativa con i Vigili del fuoco, la Rap sta procedendo, in continuità giorno-notte, a ricoprire la superficie della vasca con tonnellate di terra, al fine di soffocare i fumi e i residui focolai di incendio che interessano la parte sommitale e i materiali di copertura della stessa”.
“Tuttavia, l’evento in corso impedisce ai mezzi della Rap l’accesso alla terza vasca dove attualmente vengono conferiti gli scarti quotidianamente raccolti in città e ciò sta determinando alcune difficoltà nell’assolvimento del regolare ciclo dei rifiuti. Per tali ragioni, ho chiesto alla Regione Siciliana autorizzazione a conferire, per i giorni strettamente necessari, i rifiuti in altra area della discarica e ho altresì sollecitato lo stanziamento di risorse economiche per sostenere i costi tecnici relativi alle operazioni in corso”.
Nel frattempo le prime rilevazioni hanno mostrato livelli fuori norma di polveri che sembrerebbero comunque già rientrati: “Nel corso della riunione è stato anche affrontato il tema della salvaguardia della salute e l’Arpa regionale ha fornito i primi dati riguardanti gli sprigionamenti nell’aria di benzene e polveri a causa degli incendi – spiega Lagalla – specificando che sono stati registrati dei picchi nel corso delle giornate di martedì e mercoledì, come era prevedibile nella fase acuta degli incendi, ma che già oggi i valori sono ben al di sotto della soglia di rischio. L’inquinamento da diossina è un dato che scientificamente si può ottenere solo dopo analisi che durano circa 72 ore e speriamo, dunque, di avere i primi riscontri entro domani”.