Coniugare gli obiettivi della transizione energetica con la lungimiranza nella pianificazione paesaggistica e la qualità della progettazione. Per riuscire nell’impresa le associazioni Fai, Legambiente e Wwf hanno siglato un documento comune dal titolo ‘Paesaggi rinnovabili’, nel quale avanzano 12 proposte per mettere insieme lo sviluppo dell’infrastruttura per le energie rinnovabili e la tutela del paesaggio italiano, così peculiare e unico. Si mette quindi nero su bianco una presa di posizione netta e precisa da parte di tre delle maggiori associazioni di tutela del territorio italiano, su un tema da tempo oggetto di dibattito e di scontro.
“Il paesaggio deve essere posto al centro della transizione ecologica – sottolineano le associazioni: una scelta determinante affinché tutte le trasformazioni necessarie siano in grado di non compromettere il nostro patrimonio comune, ma al contrario divenire l’occasione per riqualificarlo. È innegabile che la diffusione degli impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi di de-carbonizzazione, inciderà sui nostri territori, trasformando i paesaggi già oggi feriti dalla crisi climatica. La sfida che si pone è quella di non restare osservatori passivi della “rivoluzione in atto”, ma di governarla con regole certe. Coniugare gli obiettivi della transizione energetica con la lungimiranza nella pianificazione paesaggistica e la qualità della progettazione è quindi la sfida cruciale del prossimo futuro. Per accelerare la transizione ecologica verso le energie rinnovabili.
Il ministro Pichetto Fratin accoglie con favore la posizione espressa dalle associazioni ambientaliste. Pichetto, si legge in una nota del Ministero, ha intenzione di avviare un tavolo di confronto con le associazioni che si occupano della tutela dell’ambiente e dei beni culturali. “Sviluppo delle energie rinnovabili nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio, senza mai perdere di vista le esigenze delle imprese italiane, che devono continuare a rappresentare un esempio di eccellenza nel mondo, questo resta l’obiettivo del Ministero dell’Ambiente e del Governo”.