Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e Biorepack hanno inaugurato il 5 novembre all’evento Ecomondo l’Osservatorio Bioriciclo, uno strumento strategico per promuovere le buone pratiche di raccolta e riciclo dei rifiuti organici e degli imballaggi in bioplastica biodegradabile e compostabile. Questo nuovo organismo mira a rafforzare la transizione all’economia circolare, fornendo supporto e risorse per migliorare la gestione dei rifiuti organici nel sistema italiano.
L’urgenza di questo osservatorio è evidente nei numeri. In Italia, la raccolta differenziata dell’umido e degli imballaggi compostabili è obbligatoria da oltre due anni, mentre in tutta l’Unione Europea l’obbligo è attivo da gennaio. Nonostante ciò, una significativa presenza di materiali non compostabili (MNC), tra cui plastica tradizionale, vetro e metalli, continua a contaminare i rifiuti organici. Secondo le analisi del Centro Studi CIC, questi materiali costituiscono il 7,1% del totale dei rifiuti in ingresso negli impianti, superando il limite del 5% fissato dai Criteri Ambientali Minimi del Ministero dell’Ambiente. Tale contaminazione aumenta lo scarto medio al 21,9% nelle fasi di trattamento, riducendo la quantità di compost prodotto e limitando così l’effettivo riciclo.
Attraverso l’Osservatorio Bioriciclo, CIC e Biorepack intendono fornire informazioni utili, chiare ed efficaci per migliorare sia la qualità che la quantità della raccolta dell’umido e dei rifiuti compostabili, sensibilizzando inoltre al corretto conferimento di sacchetti, piatti, bicchieri e altri manufatti in bioplastica compostabile. Questi oggetti, progettati per integrarsi nella raccolta organica, costituiscono attualmente solo l’1% in peso secco di oltre 8 milioni di tonnellate di rifiuti organici gestiti annualmente in Italia.
Lella Miccolis, presidente di CIC, spiega che l’Osservatorio Bioriciclo si dedicherà alla divulgazione di eventi, normative, approfondimenti scientifici e novità del settore per stimolare la consapevolezza verso l’economia circolare e la transizione verde. “L’Osservatorio si impegnerà nel fornire chiarimenti e risposte a domande e dubbi, supportando concretamente la gestione dei rifiuti organici”, afferma Miccolis.
Per ridurre i materiali non compostabili al di sotto del 5%, è essenziale educare e sensibilizzare i cittadini. Marco Versari, presidente di Biorepack, sottolinea che le attività di informazione produrranno benefici ambientali, economici e sociali. “Educare i cittadini a separare correttamente i rifiuti organici ridurrà gli scarti e promuoverà la produzione di compost di qualità, evitando che materiali impropri vengano inceneriti o smaltiti in discarica”, spiega Versari. Per questa ragione, Biorepack ha già avviato una campagna di comunicazione multicanale per chiarire ai cittadini il corretto smaltimento dei manufatti in bioplastica compostabile e dell’intera frazione organica dei rifiuti, che rappresenta tra il 30% e il 40% dei rifiuti separati nelle case italiane.
L’Osservatorio Bioriciclo si pone, dunque, come un potente alleato nella lotta per una gestione sostenibile dei rifiuti, offrendo ai cittadini e agli operatori del settore un supporto costante nella realizzazione di un futuro più sostenibile e circolare.