Partita la nuova campagna CONAI e del Consorzio Biorepack, dal titolo “Oltre le apparenze”, nata per migliorare la raccolta differenziata dell’organico, con il corretto conferimento degli imballaggi in bioplastica, biodegradabili e compostabili.
Plastica e bioplastica sono materiali apparentemente molto simili e questo può portare spesso a confonderli. In realtà, sapere cos’è bioplastica non è difficile: basta non fermarsi alle apparenze. Con due video brevi e diretti si dimostrerà che non bisogna farsi trarre in inganno, perché non sempre le cose sono ciò che sembrano.
“Uomo tatuato” e “Bambina karateka” sono i soggetti della nuova campagna realizzata da CONAI e Biorepack: un uomo alto, muscoloso e tatuato guarda in camera facendo un’espressione truce. Il campo si allarga e accanto a lui entra un cagnolino. L’uomo si illumina, lo prende in braccio e inizia a coccolarlo dolcemente. Una bambina piccola e bionda guarda in camera, sorridendo timidamente. Il campo si allarga e si scopre che la bambina è vestita da karateka. Accanto a lei c’è un robusto asse di legno. La bambina, con espressione decisa, spacca l’asse con un colpo di karate.
I filmati continuano sottolineando che non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, perché spesso ci inducono in errore, esattamente come quando facciamo l’errore di mettere la bioplastica compostabile nella plastica.
Per fare bene la differenziata, bisogna guardare bene, cercare l’etichetta ambientale e i marchi riportati sugli imballaggi: se sono in bioplastica compostabile vanno nell’umido. Se poi l’imballaggio è un sacchetto per la frutta/verdura, va riusato per raccogliere rifiuti organici.
In poche parole: “Non fermarsi all’apparenza fa la differenza: metti la bioplastica compostabile nell’umido.” Così chiudono i due filmati che verranno pianificati insieme a due video tutorial, sui canali Facebook, Instagram, su Youtube e sul web.