“Oggi ho recuperato… insalata!”. Le ricette antispreco della Carovana Salvacibo

La rubrica di Machi (driver della Carovana Salvacibo ma non solo) contro lo spreco alimentare propone trucchi e ricette per una cucina a spreco zero o quasi. Fonte d’ispirazione sono le giornate di recupero all’interno del CAAT che ogni giorno salvano più di 1000 kg di frutta e verdura invenduti all’interno del Centro Agro-Alimentare di Torino

Oggi la Carovana Salvacibo ha recuperato ben 300 kg di insalata e, durante la consegna, in molti hanno espresso il dubbio di cosa se ne farebbe fatta la gente. Mi è venuto allora in mente di consigliare uno dei miei piatti preferiti: la zuppa di foglie.

Di insalate ne esistono centinaia di tipi: dalla rughetta all’iceberg, dalla rucola alla scarola, la lattuga, la misticanza e così via. In generale recuperare l’insalata è abbastanza facile, se ne butta tanta purtroppo, e spesso quando si tratta di farlo nei mercati si torna a casa con un misto di foglie più o meno note tutte mischiate insieme. È necessario un po’ di tempo per separare la parte buona da quella meno buona, le foglie ancora belle da quelle ormai passite, ma vale la pena! Laviamo tutto molto bene e magari lasciamo in ammollo in una bacinella con un cucchiaino di bicarbonato per pulirla come si deve.

Quindi cosa farsene poi di questo misto di foglie misteriose? Ecco la ricetta della mia zuppa.

Ingredienti

  • Insalata 300 gr
  • Sale e Olio q.b.
  • Aglio 1 spicchio
  • Panchetta 100 gr
  • Peperoncino e curry q.b.

Procedimento

Metto un po’ di olio a scaldare in una pentola, aggiungo uno spicchio di aglio, il peperoncino e il curry e li lascio soffriggere. Dopo un paio di minuti aggiungo le foglie di insalata ben lavate e chiudo col coperchio. Lascio cuocere finché l’insalata non risulta morbida, aggiusto di sale. A parte faccio friggere un po’ di pancetta a cubetti, ma va benissimo qualunque avanzo di salume presente nel frigo: le ultime due fette di prosciutto crudo, il fondo del salame a pezzettini, un po’ di speck, ecc… Quando la zuppa è cotta la frullo, aggiungo un filo di olio a crudo e la pancetta croccante.

Ovviamente se non gradite la pancetta la potete togliere; se invece per voi non è ancora abbastanza potete aggiungere parmigiano grattugiato o una cucchiaiata di un qualunque formaggio fresco come ricotta o stracchino e, perché no, anche qualche crostino fatto al forno da voi con il pane secco presente in casa.

Cuocere l’insalata è un ottimo modo per recuperare quella che col passare del tempo è diventata appassita e non è più invitante da cruda, ma è anche una maniera creativa per mangiare questo vegetale d’inverno, quando non si ha voglia di cibo freddo.

Come conservare al meglio l’insalata

Non mi resta che consigliarvi come conservare l’insalata per mantenerla fresca il più a lungo possibile: tagliatela e riponetela in un contenitore chiuso avvolta con un panno umido, mettete poi il tutto in frigo. Quando il panno si asciuga, inumiditelo nuovamente. Questa tecnica permetterà alle foglie di rimanere sode e croccanti per diversi giorni.

Lo stesso procedimento può essere adottato con l’insalata confezionata; spesso nel sacchetto si crea un’atmosfera che porta l’insalata a marcire, apriamo allora la confezione, eliminiamo la parte di foglie danneggiata e poniamo il resto in un panno umido, eviteremo così di buttare tutto. Ricordatevi comunque che quando c’è qualcosa che sta andando a male il modo migliore per non buttarla è mangiarla il prima possibile e allora: buon appetito!