Un’ulteriore selezione rifiuti prima di incenerimento o discarica permette maggiori tassi di riciclo | Nuovo studio ZWE

Reloop e Zero Waste Europe hanno pubblicato un nuovo studio che dimostra come l'ulteriore recupero di materiali dai rifiuti urbani residui (RUR) prima dell'incenerimento o della discarica, può contribuire in modo significativo ad un maggiore riciclo di plastica e altri rifiuti urbani e alla riduzione dei gas climalteranti emessi nella gestione del RUR stesso. La ricerca ha esaminato il ruolo che il Mixed Waste Sorting potrebbe svolgere in tre paesi Ue con elevate prestazioni di riciclo - Germania, Belgio e Svezia

Reloop e Zero Waste Europe hanno pubblicato un nuovo studio (realizzato da EUNOMIA) che dimostra come l’ulteriore recupero di materiali dai rifiuti urbani residui (RUR) prima dell’incenerimento o della discarica, può contribuire in modo significativo ad un maggiore riciclo di plastica e altri rifiuti urbani e alla riduzione dei gas climalteranti emessi nella gestione del RUR stesso.

Il procedimento si chiama Mixed Waste Sorting (MWS) ed è una pratica di selezione utilizzata da diversi impianti Europa, in linea con le strategie operative che Zero Waste e altri ambientalisti sostengono da tempo per recuperare materiali a valle degli obblighi di raccolta differenziata e per il loro relativo perfezionamento.

Lo studio ha esaminato il ruolo che il MWS potrebbe svolgere in tre paesi Ue con elevate prestazioni di riciclo: Germania, Belgio e Svezia.

Una sua introduzione obbligatoria contribuirebbe a garantire che gli obiettivi di riciclaggio degli imballaggi in plastica e carta per il 2030 siano costantemente raggiunti e in generale permetterebbe di incrementare tra i 2,9 e gli 8,2 punti percentuali il riciclo dei rifiuti urbani (a seconda del livello di ambizione del MWS e del successo di miglioramento della raccolta differenziata). Nei tre paesi esaminati, si prevede che l’aggiunta del MWS prima del trattamento termico e dello smaltimento in discarica aumenterebbe i tassi di riciclaggio nel 2030 dal 50% al 62% in Germania; dal 53% al 65% in Belgio; e da ~44% a ~58% in Svezia.

​​Per quanto riguarda le emissioni, lo studio calcola che il Mixed Waste Sorting potrebbe far risparmiare tra le 10,2 e le 23,2 MtCO₂e/anno, a seconda dei miglioramenti nella raccolta differenziata, arrivando quindi ad evitare fino al 21% delle emissioni totali del settore rifiuti Ue del 2020. ​​E si potrebbe addirittura arrivare ad un risparmio di 28 MtCO₂e/anno, pari al 25% delle emissioni, se venissero implementati sistemi di selezione più ambiziosi ed efficienti.

Secondo Janek Vähk di ZWE, “è chiaro che i rifiuti solidi urbani sono una soluzione essenziale per raggiungere gli obiettivi climatici. Oltre alla raccolta differenziata, il loro ruolo complementare deve essere riconosciuto dalle politiche dell’Ue”. Clarissa Morawski, CEO di Reloop, è più esplicita: “Solo quando tutti gli Stati membri introdurranno misure per separare efficacemente i materiali riciclabili dai rifiuti misti prima del trattamento termico e dello smaltimento in discarica, ci sarà un certo grado di fiducia che gli obiettivi di riciclaggio degli imballaggi in plastica e carta saranno soddisfatti e che sarà massimizzata la circolarità delle risorse”.

Alla luce di quanto mostrato dallo studio, perderebbe valore uno dei paradigmi distorsivi del Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti italiano (PNGR), e di molte strategie che ad esso fanno riferimento, ossia l’indicazione dell’incenerimento diretto come strategia preferibile per la gestione del RUR. Inoltre, l’ulteriore recupero di materiali dal RUR, oltre a conseguire gli obiettivi strategici climatici e di riciclo di cui sopra, toglie i presupposti fondamentali per ricorrere allo incenerimento stesso, sottraendo al RUR quantitativi importanti, e massimamente le frazioni dotate di maggiore potere calorifico.

Nel contesto della revisione in corso delle principali politiche dell’UE – direttiva quadro sui rifiuti (WFD), direttiva sulle emissioni industriali (IED) e direttiva sulle energie rinnovabili (RED), nonché prossime revisioni dell’EU-ETS, ZWE e Reloop suggeriscono diverse azioni per consentire una rapida transizione verso una maggiore circolarità:

  • – Attraverso la IED o la WFD (o entrambe), imporre l’uso di sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti di qualità definita per rimuovere i materiali riciclabili prima dell’incenerimento;
    – Definire il “trattamento dei rifiuti prima della messa in discarica” nella direttiva sulle discariche per richiedere la cernita dei rifiuti misti con cernita definita attraverso il processo stabilito nella direttiva quadro sui rifiuti;
    – Prescrivere che in caso di utilizzo di rifiuti indifferenziati per la produzione di energia rinnovabile, gli operatori siano tenuti ad applicare sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti indifferenziati che soddisfino criteri prestazionali pertinenti, volti a rimuovere i materiali in modo da ridurre al minimo la quota non rinnovabile di energia generata da rifiuti indifferenziati ;
    eliminare la formula R1 nell’allegato II della direttiva quadro sui rifiuti in modo che l’incenerimento dei rifiuti urbani non possa più essere classificato come “recupero”;
    – Includere gli impianti di incenerimento nel sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) entro il 2028 come mezzo per incoraggiare il progresso nella qualità dei sistemi di selezione per rimuovere la plastica dai rifiuti misti rimanenti dopo la raccolta differenziata.
    – Vietare l’incenerimento e lo smaltimento di materiali riciclabili/riutilizzabili attraverso la revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (PPWR) della WFD (o entrambe).