Nuovo Codice della Strada, tecnici della mobilità smontano punto per punto il “DDL Salvini”

Secondo un documento redatto da Andrea Colombo, esperto legale in sicurezza stradale e mobilità sostenibile, e Alfredo Drufuca, responsabile tecnico di Polinomia srl, il Disegno di Legge presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti rischia di far sì che in Italia si continuino a registrare numerose vittime sulle strade, "sacrificando la sicurezza in nome della libertà di movimento senza regole stringenti"

Nuovo Codice della Strada

Questa settimana si concludono i lavori della Commissione Trasporti del Senato che ha esaminato il Disegno di Legge (DDL) ‘Salvini’ sul nuovo Codice della Strada. Ribattezzato dalle associazioni per la sicurezza stradale come ‘Codice della Strage’, il DDL si avvicina all’ultimo passaggio di approvazione in assemblea. Se non verranno apportati emendamenti, il DDL diventerà legge, in caso contrario dovrà tornare alla Camera.

Un documento recentemente pubblicato, a cura di Andrea Colombo, esperto legale in sicurezza stradale e mobilità sostenibile, e Alfredo Drufuca, responsabile tecnico di Polinomia srl, esamina approfonditamente il DDL. L’analisi include anche la Direttiva sulla disciplina dei limiti di velocità nell’ambito urbano, emessa per contrastare l’iniziativa ‘Bologna Città 30’, e il Decreto Autovelox, che regola l’uso dei dispositivi per il rilevamento a distanza delle infrazioni dei limiti di velocità.

Gli esperti sottolineano come il nuovo Codice sollevi notevoli preoccupazioni per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile e dipingono un quadro allarmante: con l’approvazione del provvedimento l’Italia rischia di continuare a registrare numerose vittime sulle strade, sacrificando la sicurezza in nome della libertà di movimento senza regole stringenti.

Una delle critiche principali riguarda la delega al Governo per riscrivere l’intero Codice attraverso decreti legislativi e atti regolamentari. Questa misura potrebbe limitare significativamente l’autonomia dei Comuni nel creare infrastrutture ciclabili e adottare misure di sicurezza stradale a livello locale. Inoltre, le nuove disposizioni proposte rischiano di indebolire gli sforzi volti a ridurre l’incidentalità, aumentare l’inquinamento e ostacolare la promozione di una mobilità sostenibile.

Gli esperti avvertono che il nuovo Codice della Strada potrebbe contraddire gli obiettivi della ‘Vision Zero’, l’iniziativa che punta a ridurre a zero le vittime della strada, e quelli di una mobilità urbana più sicura e civile. La mancanza di un approccio coordinato e rigoroso potrebbe infatti compromettere seriamente l’efficacia delle politiche di sicurezza stradale, con il rischio di un aumento delle vittime.

Il documento completo offre un’analisi dettagliata delle criticità e presenta diverse proposte di emendamento al testo legislativo. Tra le raccomandazioni principali, vi sono l’implementazione di infrastrutture ciclabili sicure, l’adozione di limiti di velocità più rigorosi nelle aree urbane e un controllo più efficace sull’uso degli autovelox. Per comprendere appieno le ragioni per cui gli esperti ritengono che il DDL non debba essere approvato nella sua forma attuale, qui di seguito è riportato il PDF del documento:Secondo un documento redatto da Andrea Colombo, esperto legale in sicurezza stradale e mobilità sostenibile, e Alfredo Drufuca, responsabile tecnico di Polinomia srl, che esamina il Disegno di Legge presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in Italia, si rischia di continuare a registrare numerose vittime sulle strade, sacrificando la sicurezza in nome della libertà di movimento senza regole stringenti

In conclusione, la riforma del Codice della Strada proposta dal DDL ‘Salvini’ presenta numerose problematiche. Se queste non verranno affrontate adeguatamente, potrebbero avere gravi conseguenze sulla sicurezza stradale e sulla sostenibilità della mobilità urbana in Italia.