Trentacinque tra responsabili politici, scienziati, accademici ed Ong europei hanno aderito a un appello collettivo chiedendo ai governi e alle aziende globali di affrontare la crisi dei rifiuti di plastica. L’appello è contenuto in una nuova lettera aperta in cui si invitano i governi di tutto il mondo a “firmare un trattato globale sulla plastica ambizioso e legalmente vincolante entro il 2025, migliorando al contempo i sistemi di gestione dei rifiuti fattibili e reprimendo urgentemente la produzione di plastica”.
Le aziende dal canto loro dovrebbero invece iniziare a misurare la loro impronta di plastica per promuovere pratiche responsabili, chiede la lettera.
Secondo il rapporto del Plastic Overshoot Day, dall’8 gennaio 2023, il 40% della popolazione mondiale vive in aree in cui la quantità totale di rifiuti di plastica generati supera la capacità dei paesi di gestirli correttamente. Tutta la plastica prodotta dopo l'”Overshoot Day”, previsto quest’anno per il 28 luglio, verrà successivamente rilasciata in natura. Un’azione che ha un impatto particolare soprattutto sui paesi del Sud del mondo.
Il dott. Julien Boucher PhD, fondatore e CEO di EA Environmental Action, ha dichiarato: “Per ridurre i rischi per la società, le imprese e il pianeta, dobbiamo riprogettare i nostri sistemi di plastica incorporando più circolarità e una migliore chimica. Ciò richiede anche di affrontare la discrepanza tra la quantità di plastica prodotta e utilizzata e la capacità dei nostri sistemi di gestire quella plastica.
“Il Plastic Overshoot Day dimostra quanto sia significativo il divario esistente qui. Dobbiamo agire ora per valutare e ridurre le nostre impronte di plastica e gli impatti sugli ecosistemi globali e sulla nostra salute. Questo deve avvenire sia a livello nazionale che a livello aziendale”.