L’Associazione medici per l’ambiente-ISDE Italia ha inviato una lettera al Governo e ai Parlamentari, in merito al recepimento della Direttiva (UE) 2020/2184, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
La Direttiva introduce la ricerca nelle acque a uso potabile e fissa valori di parametro per nuovi elementi ovvero per il Bisfenolo A, il Clorato e il Clorito, gli Acidi Aloacetici, la Microcistina-LR, i PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) totale e somma di PFAS e l’Uranio.
Come evidenziato da una copiosa e consolidata letteratura scientifica nazionale e internazionale, il Bisfenolo A, le Microcistine-LR, i PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) e l’Uranio sono sostanze tossiche, dotate di azione di interferenza endocrina, cancerogene, mutagene e i PFAS hanno anche attività immunotossica e neurotossica, particolarmente nell’età evolutiva.
Nella lettera inviata alle Istituzioni italiane chiediamo che il BisfenoloA, la Microcistina-LR, i PFAS e l’Uranio siano sempre ricercati nelle analisi di controllo per le acque a uso potabile e che il loro valore limite sia fissato in zero.
Si deve infatti considerare, per queste come per altre sostanze già normate, il cosiddetto effetto cocktail, relativo a sostanze tossiche e/o cancerogene e/o mutagene e con azione di interferenza endocrina che, se anche rilevate singolarmente entro le concentrazioni previste dalla nuova Direttiva, possono tra loro realizzare effetti di sinergia e amplificazione tali da configurare rischio per la salute umana.
Qualora quindi venissero riscontrati valori superiori allo zero per il Bisfenolo A, la Microcistina-LR, i PFAS e l’Uranio, le acque in questione dovranno essere considerate come inadatte all’uso umano e si dovranno prendere tutti i provvedimenti necessari per il loro disinquinamento e protezione.