A poche ore dalla presentazione della proposta di nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggi da parte della Commissione Europea (come revisione della Direttiva 94/62/CE), circola una nuova bozza del documento (in allegato in basso da Contexte) che uscirà ufficialmente domani, mercoledì 30 novembre. Rispetto alla prima bozza, ci sono delle differenze notevoli che vanno a rivedere alcuni dei principali obiettivi. Eccone alcune, in attesa della presentazione di Bruxelles.
Riutilizzo. Gli imballaggi riutilizzabili saranno obbligatori per:
- Il 20% delle bevande calde e fredde entro il 2030 e l’80% entro il 2040 (prima era 30% entro il 2030 e 95% entro il 2040)
- Il 10% del cibo pronto da asporto entro il 2030 e il 40% entro il 2040 (prima 20% entro il 2030 e 75% entro il 2040)
- Il 10% delle bevande alcoliche e analcoliche (esclusi vino e liquori) entro il 2030 e il 25% entro il 2040 (prima 20% entro il 2030 e 75% entro il 2040)
Vengono abbassati anche gli obiettivi per gli imballaggi riutilizzabili utilizzati nelle consegne. Quelle dell’e-commerce ad esempio dovranno avere il 10% di imballaggi riutilizzabili entro il 2030 e il 50% entro il 2040, mentre prima erano rispettivamente al 20% e dall’80%.
Riciclo. Gli obiettivi rimangono quelli della prima bozza, ovvero: 65% in peso per tutti gli imballaggi entro il 2025 e 70% nel 2030, con percentuali diverse a seconda del materiale: nel 2025 si parla di 25% per il legno, 50% per plastiche e alluminio, 70% per vetro e metalli ferrosi, 75% per carta e cartone.
Contenuto riciclato. Qui ci sono state delle modifiche. Per quanto riguarda gli imballaggi in plastica, entro il 2030 il contenuto riciclato dovrà costituire:
Il 30% degli imballaggi sensibili al contatto realizzati in PET come componente principale
Il 10% per imballaggi sensibili al contatto, ad eccezione delle bottiglie per bevande in plastica monouso realizzate con materiali plastici diversi dal PET;
Il 30% per bottiglie per bevande in plastica monouso (cambiato dal 50%)
Il 35% per imballaggi in plastica diversi da questi (passato dal 45%).
Compostabile. Novità anche per gli imballaggi biodegradabili e compostabili. Per sacchetti di bioplastica ultraleggeri, bustine tè, cialde per caffè, etichette adesive su frutta e verdura, rimane l’obbligo di essere compostabili in impianti industriali entro due anni dall’entrata in vigore del provvedimento. Scompare dalla nuova bozza il divieto di immissione sul mercato per tutte le altre tipologie di imballaggio, a condizione che questi siano riciclabili e non interferiscano con il riciclo delle altre frazioni di rifiuti.
DRS. Il deposito su cauzione (DRS) per le bottiglie monouso per bevande entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2029, quindi un anno dopo rispetto alla prima bozza del documento.