“Chiediamo, quindi, che l’agenda per la progressiva autonomia energetica del nostro Paese che è diventata una priorità a causa della guerra in corso ma che necessita di una risoluzione a carattere permanente, prenda in considerazione anche il contributo che può venire dai combustibili solidi secondari. Le Imprese del settore non faranno mancare il loro appoggio e il loro impegno: se riaprire le centrali a carbone è ritenuto un’opzione possibile in un’epoca in cui il must è la decarbonizzazione, è tanto più doveroso contemplare tutto ciò che ha una valenza sostenibile migliore”.
Si chiude con questa richiesta la nota con cui Airec, Associazione Italiana del Recupero Energetico da Combustibili Solidi Secondari, si rivolge al governo sulla crisi energetica prodotta dal progressivo aggravarsi della situazione in Ucraina. Ecco il testo completo: