L’ampia maggioranza dei cittadini dell’UE è favorevole a NextGenerationEU, il pacchetto dell’Unione Europea per la ripresa dalla crisi innescata dalla pandemia. Lo dice un’indagine Eurobarometro pubblicata il 30 gennaio, da cui emerge che più di sette intervistati su dieci sostengono il principio di solidarietà alla base dell’accordo degli Stati membri ad aiutarsi finanziariamente per emergere più forti dal Covid. Malta (85%) e il Portogallo (86%) sono i paesi in cui gli intervistati hanno espresso l’accordo maggiore.
Quasi due terzi degli intervistati sono d’accordo anche sul fatto che i pagamenti agli Stati membri nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza strumento principale di NextGenerationEU, dovrebbero essere subordinati all’attuazione delle riforme e degli investimenti concordati. Le percentuali maggiori di accordo in proposito si registrano in Croazia (78%) e a Cipro (76%).
In merito ai settori strategici che dovrebbero ricevere il maggior sostegno dall’UE, gli intervistati danno priorità alla salute (57%), seguita da vicino dalle questioni energetiche, ambientali e dai cambiamenti climatici (48%), e dall’occupazione e dal miglioramento delle condizioni di lavoro (37%). I settori che più stanno a cuore ai cittadini corrispondono in generala ai sei pilastri del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il che indica uno stretta corrispondenza tra la concezione dello strumento e le aspettative ed esigenze dei cittadini.
Il 66% degli intervistati ritiene che NextGenerationEU inciderà positivamente sulle generazioni future. Gli intervistati polacchi sono i più ottimisti: il 78% è infatti fiducioso sugli effetti a lungo termine del pacchetto per la ripresa. Il 61% di tutti gli intervistati ritiene che il pacchetto porterà alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro.
Infine, tre quarti degli intervistati sono favorevoli al piano REPowerEU, che si basa sul dispositivo per la ripresa e la resilienza per aiutare gli Stati membri a conseguire una maggiore indipendenza energetica dalla Russia. In ciascuno Stato membro la maggioranza dei cittadini è favorevole al piano; le percentuali più elevate si registrano in Romania (87%) e Portogallo (91%).
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