La Commissione Europea ha adottato un quadro per le obbligazioni verdi per un valore fino a 250 miliardi di euro, pari al 30% dell’emissione totale del fondo NextGenerationEU, lo strumento che l’Ue ha scelto per una ripresa green, digitale e resiliente dalla pandemia. Il quadro fornisce a chi investe in tali obbligazioni la certezza che i fondi mobilitati saranno destinati a progetti verdi e che la Commissione riferirà in merito al loro impatto ambientale. Bruxelles procederà entro il mese di ottobre alla prima emissione dei titoli nel rispetto delle condizioni di mercato.
Johannes Hahn, Commissario Ue per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “L’intenzione di emettere fino a 250 miliardi di euro di obbligazioni verdi da qui alla fine del 2026 ci farà diventare il più grande emittente di obbligazioni verdi al mondo. Questo è anche un segno del nostro impegno a favore della sostenibilità e pone la finanza sostenibile al centro dello sforzo di ripresa dell’Unione.”
Come annunciato nei mesi scorsi, la Commissione ha anche riesaminato il suo piano per il finanziamento della ripresa nel 2021 e ha confermato l’intenzione di emettere quest’anno obbligazioni a lungo termine per un totale di circa 80 miliardi di euro, da integrare con decine di miliardi di euro di buoni dell’Unione Europea a breve termine.
La Commissione emetterà i buoni esclusivamente mediante aste, che dovrebbero iniziare il 15 settembre. Ne saranno organizzate in linea di massima due al mese, il primo e il terzo mercoledì. Il programma della messa all’asta sarà utilizzato anche per le obbligazioni, in aggiunta alle emissioni sindacate. In base al calendario delle emissioni, Bruxelles organizzerà di norma un’asta e un’emissione sindacata al mese per le obbligazioni.
Il commissario Hahn ha aggiunto: “Il fatto che il piano di finanziamento originale per il 2021 sia stato confermato è indice dell’eccellente lavoro di pianificazione e preparazione svolto finora. Il lancio della nostra piattaforma d’asta è un’altra importante notizia, che farà crescere ulteriormente l’attrattiva dei prestiti Ue e avrà un impatto duraturo sui mercati dei capitali dell’Unione.”
Il quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU — un esercizio altamente innovativo
L’attuale quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU è stato elaborato in linea con i principi delle obbligazioni verdi dell’International Capital Market Association (ICMA), uno standard di mercato per questo tipo di obbligazioni. In linea con la prassi abituale, è stato sottoposto alla revisione dell’agenzia di rating ESG Vigeo Eiris, società di Moody’s ESG Solutions, che ritiene il quadro conforme ai principi delle obbligazioni verdi dell’ICMA, coerente con la più ampia strategia ESG (ambientale, sociale e di governance) dell’Ue e un valido contributo alla sostenibilità.
Il quadro è stato allineato, per quanto possibile, alla norma comunitaria per le obbligazioni verdi, presentata dalla Commissione nel luglio 2021, con un successivo processo di codecisione al Parlamento europeo e al Consiglio, cui seguirà un periodo di attuazione prima dell’entrata in vigore. L’allineamento alla norma si coglie ad esempio dal fatto che una parte degli investimenti ammissibili nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il principale strumento per guidare la ripresa in Europa, ha incorporato i criteri di vaglio tecnico della tassonomia dell’Ue.
Garantire che le obbligazioni verdi siano utilizzate per obiettivi verdi
L’attuale quadro di riferimento dimostra alla comunità degli investitori come i fondi raccolti dall’emissione di obbligazioni verdi NextGenerationEU saranno utilizzati per conseguire obiettivi verdi.
Più concretamente, i proventi delle obbligazioni verdi NextGenerationEU finanzieranno la quota di spesa pertinente per il clima nel dispositivo per la ripresa e la resilienza. Ogni Stato membro deve destinare almeno il 37% del proprio piano nazionale di ripresa e resilienza – la tabella di marcia per spendere i fondi del dispositivo – a investimenti e riforme pertinenti per il clima, e molti Stati membri prevedono di fare di più di quanto richiesto.
In base alle norme del dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri riferiranno alla Commissione in merito alle spese verdi effettuate. La Commissione utilizzerà tali informazioni per mostrare agli investitori come i proventi delle obbligazioni verdi siano stati utilizzati per finanziare la transizione verde. La comunicazione delle informazioni sarà articolata in nove categorie, come indicato nel quadro per le obbligazioni verdi dell’UE di NextGenerationEU, con la parte preponderante rappresentata dall’energia pulita, dall’efficienza energetica e dai trasporti puliti.
Comunicazione delle informazioni
In linea con la prassi abituale, il quadro riferirà sia sull’assegnazione che sull’impatto. Per quanto riguarda l’assegnazione, la Commissione utilizzerà i dati forniti dagli Stati membri sulla spesa per i progetti verdi. Un revisore esterno indipendente verificherà i dati relativi all’assegnazione.
Le informazioni sull’impatto saranno invece elaborate dai servizi della Commissione, che si avvarrà delle ampie competenze interne all’istituzione. Queste informazioni consentiranno agli investitori di NextGenerationEU di valutare gli effetti positivi dei loro investimenti. Per garantire la significatività, l’imparzialità e l’accuratezza dei dati sull’impatto, la Commissione europea farà ricorso alla consulenza di esperti indipendenti. Su tale base la Commissione comunicherà come i proventi delle obbligazioni verdi NextGenerationEU siano stati assegnati a diverse categorie di investimento e Stati membri.
Per ulteriori informazioni
Quadro per le obbligazioni verdi
Domande e risposte sul quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU