Come ampiamente previsto, i ministri dell’economia e delle finanze dei 27 Stati membri, riuniti nell’Ecofin a Bruxelles, hanno dato il via libera ai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza di dodici Paesi Ue, nell’ambito del Next Generation EU. Si tratta dei primi piani che hanno l’ok definitivo. Oltre a quello dell’Italia sono stati approvati i Pnrr di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna.
In pratica è il semaforo verde per l’utilizzo dei fondi comunitari stanziati per rilanciare le economie e riprendersi dalle conseguenze del Covid-19. La Commissione Europea potrà erogare le prime somme già entro luglio. “Tutti i 12 Stati membri hanno chiesto un prefinanziamento di quanto loro assegnato – scrivono i ministri nel comunicato finale -. Le decisioni adottate oggi (martedì 13 luglio, ndr) dal Consiglio costituiscono l’ultima tappa prima che gli Stati possano concludere convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito con la Commissione e iniziare a ricevere fondi per attuare i rispettivi piani nazionali”.
Il prefinanziamento del 13% in un unico pagamento
“Alle attuali condizioni di mercato, che sono state discusse durante la riunione” la Commissione europea conferma che “si riuscirà a erogare il prefinanziamento del 13%” del Recovery fund “in un unico pagamento”. Lo ha detto il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, subito dopo la riunione del Consiglio Ecofin. Il pagamento dell’anticipo “può essere fatta in un pagamento unico o a rate secondo un metodo di assegnazione pro rata”, ha ricordato il commissario.
Le parole di Paolo Gentiloni
“Oggi è il vero inizio di tutto il Next Generation Eu” ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni a Bruxelles. “E’ una giornata molto importante qui a Bruxelles perché si approvano i primi dodici Piani, l’Italia è nel gruppo di testa e quindi arrivano circa 200 miliardi da spendere nei prossimi cinque anni per riforme e investimenti”, ha dichiarato il commissario europeo all’Economia. “Possiamo cambiare un po’ il futuro della nostra economia e dobbiamo farlo con dei ritmi, con degli impegni, davvero straordinari. Ci vuole spirito di coesione, collaborazione tra tutte le istituzioni, un po’ di quello spirito di coesione che in questi giorni abbiamo tutti celebrato per la magnifica vittoria della Nazionale a Wembley”, ha aggiunto. “I primi versamenti arriveranno a fine mese”, ha indicato il commissario all’economia Paolo Gentiloni conversando con i giornalisti.
“Il percorso di Next Generation EU è tutt’altro che concluso perché durerà fino al 2026 e ogni anno ci sarà un esame della Commissione per verificare il rispetto degli obiettivi del piano nazionale: i bonifici di Bruxelles arriveranno solo se si raggiungono gli obiettivi nei tempi previsti dal calendario: quel che è certo è che l’apporto dei fondi europei per l’Italia è un’occasione per cambiare il futuro della nostra economia e dobbiamo farlo con ritmi e impegno davvero straordinari’. Per questo ‘occorre uno spirito di coesione”.
“Nelle prossime settimane arriverà il pre-finanziamento a questi dodici Paesi e credo che sia molto importante il fatto che questa approvazione formale e finale di questi piani arrivi esattamente nel momento in cui la ripresa è in corso”, aveva spiegato stamane l’ex premier. “Questo aumenterà la fiducia nei mercati, nei Paesi e permetterà l’avvio di investimenti e riforme”, ha aggiunto. “Ovviamente siamo tutti impegnati per fare in modo che ciò funzioni e la decisione formale è la parte essenziale ma ciò che succederà nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e anni sarà ovviamente la parte decisiva di questo programma straordinario e senza precedenti”.
“Dobbiamo riconoscere – afferma – che l’impegno è un impegno che viene da lontano, che ha visto certamente anche un ruolo del governo precedente. Ma è altrettanto indubbio che la spinta finale che ci ha consentito di avere, qui a Bruxelles, la sensazione di avere un piano di alta qualità e di poter dare il via libera è arrivata nell’ultima fase grazie alla leadership di Mario Draghi nel governo. Penso che il governo italiano e la Commissione europea abbiano collaborato in modo eccezionale e questo ha consentito all’Italia di essere tra i primi dodici Paesi e però senza dubbio il fatto di essere arrivati fin qui è tutt’altro che la conclusione di questo percorso”, ha dichiarato il commissario europeo all’Economia.