Da domenica 5 gennaio è entrato in vigore il pedaggio per le auto che accedono alla parte sud di Manhattan, una delle zone più centrali e trafficate di New York. Il costo varia in base all’orario: durante i giorni infrasettimanali, dalle 5 del mattino alle 9 di sera, sarà di 9 dollari, mentre negli orari notturni scenderà a 2,25 dollari. Nel weekend, il pedaggio si applica dalle 9 del mattino alle 9 di sera.
Le moto pagheranno la metà rispetto alle auto, mentre i furgoni, gli autobus privati e turistici affronteranno costi maggiori. I tassisti saranno esentati, ma i loro passeggeri dovranno pagare un sovrapprezzo. Sono previste agevolazioni per i pendolari abituali e esenzioni per alcune categorie. I proventi saranno destinati al miglioramento del sistema di trasporto pubblico della città.
La zona interessata comprende l’area a sud di Central Park, che include il centro finanziario di New York e famosi edifici come l’Empire State Building. L’obiettivo è ridurre il traffico intenso, che spesso provoca ingorghi con velocità medie dei veicoli di soli 17 km/h durante le ore di punta, oltre a limitare i veicoli di emergenza e incrementare l’inquinamento.
Nonostante questi obiettivi, il piano ha suscitato polemiche e opposizioni. I critici sostengono che il pedaggio penalizzi le centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno si spostano in auto per lavoro, a causa della carenza di trasporti pubblici efficienti nelle aree circostanti. La critica più rilevante è arrivata dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha promesso di abolire il pedaggio una volta entrato in carica il prossimo 20 gennaio.
Il piano, inizialmente previsto per giugno 2024 con un pedaggio massimo di 15 dollari, era stato rinviato dalla governatrice dello stato di New York, Kathy Hochul, per evitare “conseguenze impreviste per i cittadini”. Dopo la revisione, le tariffe sono state ridotte di circa il 40%.
Il piano ha inoltre affrontato diverse battaglie legali, tra cui l’ultima presentata dallo stato del New Jersey, che denunciava un impatto ambientale sproporzionato sulle aree circostanti. Tuttavia, il ricorso è stato respinto venerdì scorso, aprendo la strada all’applicazione definitiva.
Questa iniziativa potrebbe segnare una svolta storica per le città americane, trasformando New York in un modello per la gestione del traffico urbano e la promozione della sostenibilità ambientale.