I mezzi pesanti inquinanti alimentati da combustibili fossili potrebbero continuare a essere venduti in Europa anche dopo il 2040. Lo prevede un nuovo piano della Commissione Ue che fissa per quella data un obiettivo di riduzione delle emissioni dei nuovi veicoli del 90%. Questo traguardo, sottolinea l’organizzazione ambientalista Transport & Environment (T&E), consentirebbe di fatto la circolazione dei camion diesel sulle strade europee ben oltre il 2050, rendendo così irraggiungibili gli obiettivi di neutralità climatica dell’Unione Europea. T&E ha esortato gli eurodeputati e i governi a fissare una scadenza più ambiziosa, stabilendo cioè la vendita esclusiva di nuovi mezzi pesanti a zero emissioni a partire dal 2035. La stessa data fissata per lo stop alle vendite di nuove auto e furgoni a benzina e diesel.
“La mancata indicazione di una scadenza definitiva per i camion inquinanti è una pavida concessione all’industria e una pessima notizia per il clima”, dichiara Andrea Boraschi, Responsabile Veicoli Puliti di T&E Italia. “Entro il 2035 i camion elettrici saranno più economici dei diesel, garantendo la stessa capacità di percorrenza e di trasporto merci. Senza una indicazione chiara da parte della UE, tuttavia, i mezzi diesel potranno continuare a inquinare i nostri polmoni e il Pianeta ben oltre lo stretto indispensabile”.
La proposta della Commissione prevede che le case costruttrici riducano le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli solo del 45% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 2019/2020). Si tratta, fa notare T&E, di un obiettivo meno ambizioso di quelli già adottati spontaneamente da alcuni importanti marchi. Secondo l’organizzazione, quindi, i legislatori dovrebbero imporre per la fine del decennio una riduzione delle emissioni del 65%, equivalente agli obiettivi di vendita già annunciati da Daimler Truck e Volvo Trucks [1].
Nella proposta della Commissione, tutti i nuovi autobus urbani dovranno essere a zero emissioni entro il 2030. T&E accoglie con favore l’estensione degli obiettivi climatici a questo segmento di veicoli, fin qui escluso, ma ritiene necessario anticipare la scadenza al 2027 per garantire che i costruttori tengano il passo con la domanda proveniente dai governi locali e dalle aziende della mobilità pubblica. In linea con quanto previsto per il trasporto merci, i mezzi pesanti per il trasporto di passeggeri – tra cui i pullman, ad esempio – dovranno ridurre le loro emissioni del 90% entro il 2040.
“Le politiche UE sul clima che stanno sostenendo l’elettrificazione delle auto sono assolutamente necessarie anche per i mezzi pesanti”, ha concluso Boraschi. “Ma senza obiettivi più ambiziosi già a partire dal 2030, i camion diesel continueranno a circolare numerosi sulle nostre strade nei decenni a venire. Con un percorso di transizione troppo lento, inoltre, l’Europa rischia di non sostenere adeguatamente gli investimenti nella produzione di batterie e nella lavorazione delle materie prime come i metalli, spingendo le aziende a delocalizzare la produzione negli Stati Uniti per trarre vantaggio dai benefici dell’Inflaction Reduction Act approvato dall’amministrazione Biden”.
Nella proposta della Commissione, i mezzi pesanti alimentati a batterie, a celle a combustibile a idrogeno e a combustione di idrogeno – che continuano quindi a impiegare la tecnologia del motore endotermico – sarebbero classificati come “a emissioni zero”. Le norme sul clima si applicherebbero a tutti i veicoli della categoria, a eccezione di alcune speciali tipologie, come gli autocarri impiegati nel settore edilizio, le ambulanze e i camion dei pompieri, per i quali si prevede una deroga. Si tratta di circa il 10% dei mezzi pesanti venduti in Europa.
Il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri UE discuteranno la proposta della Commissione prima di approvare la legge definitiva entro la fine del 2023. I camion rappresentano solo il 2% dei veicoli in circolazione, ma sono responsabili di quasi il 30% delle emissioni di CO2 del trasporto stradale dell’Unione Europea [2]. Il trasporto su strada e i mezzi pesanti sono anche una delle maggiori fonti di inquinamento da particolato (PM) e ossidi di azoto (NOx) che causa circa 350.000 morti premature all’anno nella UE [3].
Note per i redattori:
[1] Daimler Truck ha annunciato che nel 2030 il 60% delle sue vendite sarà costituito da veicoli a emissioni zero, mentre Volvo Trucks si è impegnata a raggiungere il 70% entro la fine del decennio. Considerando anche margini modesti di aumento dell’efficienza per i mezzi endotermici, questi obiettivi si traducono in una riduzione delle emissioni di CO2 non inferiore al 65%.
[2] UNFCCC (2019). Dati sui gas serra dell’UNFCCC. Link.
[3] Agenzia europea dell’ambiente (2021). Fonti ed emissioni di inquinanti atmosferici in Europa. Link. Impatti sulla salute dell’inquinamento atmosferico in Europa. Link.