Nessun accordo globale sulla plastica, i negoziati di Busan sono un fallimento

Nonostante le buone premesse e i primi giorni di colloquio incoraggianti, i paesi riuniti in Corea del Sud dal 25 novembre al 1° dicembre, sono riusciti solamente a decidere di utilizzare il 'Testo del presidente' come base per riprendere i negoziati in una nuova sessione nel 2025 (INC-5.2). Troppo forte l'ostruzionismo dei paesi contrari ad uno strumento giuridicamente vincolante, guidati dalle industrie plastiche e petrolchimiche, seppur in minoranza

Tutto rimandato al 2025, nessun accordo raggiunto. La quinta sessione di negoziati internazionali per un trattato globale e giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica (INC-5), che sarebbe dovuta essere quella decisiva, è stata un fallimento. Nonostante le buone premesse e i primi giorni di colloquio incoraggianti, i paesi riuniti a Busan dal 25 novembre al 1° dicembre, sono riusciti solamente a decidere di utilizzare il Testo del presidente dell’Intergovernmental Negotiating Committee, Luis Vayas Valvidieso, come base per una nuova sessione nel 2025 (INC-5.2). Troppo forte l’ostruzionismo dei paesi contrari ad uno strumento giuridicamente vincolante, guidati da industrie plastiche e petrolchimiche, seppur in minoranza.

Il Wwf ha espresso grande delusione: “È scoraggiante allontanarsi dal quinto negoziato senza un trattato significativo in mano – ha detto la vicepresidente Erin Simon – Consentire a una minoranza di attori di ostacolare i progressi fatti durante la settimana, ha prevedibilmente portato a rompere la promessa fatta all’inizio dei colloqui”.

“Quando gli Stati hanno accettato all’unanimità di consegnare entro il 2024 un trattato di cui il Pianeta ha bisogno – ha aggiunto Simon – il mondo ha creduto loro. Ora il prezzo dell’inazione è molto più alto del tempo sprecato, mette in gioco sia la salute planetaria che quella umana e ci prepara per uno scenario in cui l’ambizione potrebbe diminuire nel tempo”.

Decisamente meno contrariata e più ottimista Inger Andersen, direttrice esecutiva del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP): “L’impegno del mondo per porre fine all’inquinamento da plastica è chiaro e innegabile. La riunione di questa settimana ha fatto buoni progressi verso l’assicurazione dell’accordo che il mondo richiede, i negoziatori hanno raggiunto un maggiore grado di convergenza, nonché una migliore comprensione delle posizioni dei paesi e delle sfide condivise. Ma è chiaro che c’è una divergenza persistente nelle aree critiche ed è necessario più tempo per affrontarle. Nella sessione 5.2 del 2025 il mondo avrà l’opportunità di rendere finalmente realtà l’accordo. Un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere”.

Anche il presidente dell’INC, Luis Vayas Valvidieso, nonostante la fumata nera sull’accordo è fiducioso: “Il nostro mandato è sempre stato ambizioso ma l’ambizione richiede tempo. Abbiamo molti elementi per un percorso di successo e invito tutte le delegazioni a continuare a fare percorsi, costruire ponti e impegnarsi nel dialogo. Ricordiamo sempre che il nostro scopo è nobile e urgente: invertire e porre rimedio ai gravi effetti dell’inquinamento da plastica sugli ecosistemi e sulla salute umana”.

L’INC-5 di Busan ha fatto seguito a quattro precedenti cicli di negoziati: INC-1, che si è svolto a Punta del Este, nel novembre 2022, INC-2, che si è tenuto a Parigi nel giugno 2023, INC-3, che si è tenuto a Nairobi nel novembre 2023, e INC-4, tenutosi a Ottawa nell’aprile 2024. La nuova sessione aggiuntiva del 2025 non è ancora stata fissata.