Nel 2020 in Umbria sono state raccolte complessivamente 56.740 tonnellate di carta e cartone, in calo del 4% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dal 26° Rapporto annuale sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia curato da Comieco. Questo risultato è frutto principalmente delle restrizioni dovute alla pandemia, delle nuove abitudini di vita e consumo, dell’assenza di turisti, della chiusura di esercizi commerciali e della ristorazione, che hanno inciso in maniera determinante sulla produzione dei rifiuti e conseguentemente sulla raccolta differenziata.
“Nonostante le 2.346 tonnellate in meno raccolte, anche in un anno difficile come il 2020 la raccolta differenziata resta una pratica consolidata, tant’è che quella di carta e cartone in Umbria rappresenta il 13% del totale dei rifiuti urbani prodotti” – dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. “L’Umbria si conferma virtuosa: la raccolta media pro capite si attesta sui 63,4 kg/ab, risultato superiore a quello nazionale, pari a 57,2 kg/ab.”
Il 2020 è stato un anno segnato da molti eventi importanti che hanno inciso sulla gestione della raccolta: la pandemia insieme alle fluttuazioni del mercato dei maceri hanno visto il ritorno in convenzione di molti comuni. In Umbria, Comieco ha gestito 42.886 tonnellate, ben 15.640 in più rispetto all’anno precedente e pari al 75,6% della raccolta differenziata di carta e cartone, trasferendo ai Comuni in convenzione oltre 2,47 milioni di euro in corrispettivi economici.
La raccolta per provincia
Analizzando i dati su base provinciale, Perugia, con 43.892 tonnellate di carta e cartone raccolte e avviate a riciclo e una media pro-capite pari a 66,1 kg/ab, traina la raccolta della regione. Nella provincia di Terni, invece, sono state raccolte 12.848 tonnellate e la media pro-capite è di 55,7 kg/ab.
Quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia
A livello nazionale, nel 2020 la raccolta differenziata di carta e cartone ha complessivamente tenuto in Italia, con quasi 3,5 milioni di tonnellate raccolte. In un contesto generale in cui i rifiuti si sono ridotti del 3% e le raccolte differenziate complessive sono calate del 2,5%, quella di carta e cartone è diminuita di poco, solo dello 0,6%. Ciò significa che l’attenzione per i rifiuti cellulosici, anche in questo scenario, è rimasta alta.
Spostando l’attenzione sulla qualità dei conferimenti dei cittadini, il 2020 consolida il cambio di passo iniziato nel 2019: per il secondo anno consecutivo, il dato medio (2,29%) di presenza di frazioni estranee rientra nei parametri stabiliti per la prima fascia qualità. La raccolta presso le attività commerciali si conferma di eccellente livello.
Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto l’87,3%: sono stati quindi raggiunti e superati in anticipo gli obiettivi UE al 2030 e l’Italia si conferma così ai primi posti in Europa per i volumi di carta e cartone avviati a riciclo.