Con l’approvazione della Nature Restoration Law il Parlamento europeo ha votato a favore di obiettivi giuridicamente vincolanti per il ripristino delle aree naturali degradate nell’Unione Europea. La legge sul ripristino della natura, indiscutibilmente il primo grande atto legislativo degli ultimi 30 anni per proteggere la biodiversità nell’Ue, ha resistito all’opposizione dei parlamentari conservatori e di estrema destra. Ora sia attende il passaggio in Consiglio e l’approvazione definitiva.
Greenpeace, grande sostenitrice del provvedimento, ha accolto molto positivamente il voto di Strasburgo: “La natura europea è in uno stato disastroso, ma questo voto dimostra che c’è ancora speranza di ripristinare ciò che è rimasto”, dichiara Špela Bandelj, Biodiversity Project Manager di Greenpeace CEE. “Mentre un’altra ondata di calore senza precedenti attanaglia l’Europa, è chiaro che per sopravvivere al collasso climatico e garantire l’approvvigionamento alimentare dovremo avere la natura dalla nostra parte. Finora i governi e l’Ue non sono stati in grado di provvedere. La legge sul ripristino della natura sarà un punto di riferimento per giudicare le azioni concrete che saranno messe in campo”.
La legge sul ripristino della natura diventerà uno dei due pilastri fondamentali della Strategia dell’UE per la Biodiversità 2030 e la prima normativa esplicitamente finalizzata al ripristino della natura in Europa. Il testo finale della legge sarà concordato dopo i negoziati tra i rappresentanti del Parlamento europeo, dei governi nazionali e della Commissione europea. Nel 2021, l’Agenzia europea dell’ambiente aveva rilevato che l’81% degli ecosistemi UE è in cattive condizioni.