Nove nuove comunità energetiche e sociali saranno presto attive nelle regioni del sud Italia. Le iniziative saranno finanziate con oltre 1,3 milioni di euro dalla Fondazione CON IL SUD, che le ha selezionate attraverso il primo bando dedicato a queste realtà, con il duplice obiettivo di favorire processi partecipati di transizione energetica dal basso e di ridurre la povertà energetica in cui vivono le famiglie che si trovano in situazioni di difficoltà economica e sociale.
Il modello seguito dalle comunità energetiche e sociali sostenute dalla Fondazione CON IL SUD prevede l’attivazione di processi dal basso – guidati da organizzazioni di terzo settore con il coinvolgimento di enti pubblici, imprese e cittadini – finalizzati all’installazione degli impianti sui tetti di luoghi di riferimento per la comunità locale (parrocchie, centri di aggregazione o accoglienza per persone fragili, mense Caritas) e all’individuazione del bacino iniziale di aderenti, principalmente persone in condizioni di fragilità socioeconomica. È previsto un iniziale “accompagnamento” da parte di un partner tecnico, incaricato di supervisionare l’installazione dell’impianto fotovoltaico, gestire il delicato bilanciamento tra flussi energetici ed economici e di facilitare il processo di costruzione di “comunità”, in collaborazione con gli enti di terzo settore capofila. Si prevede, poi, una progressiva responsabilizzazione degli aderenti alla comunità energetica e sociale che prenderanno parte attiva nella gestione della stessa, grazie a percorsi di sensibilizzazione, educazione e formazione.
Quattro comunità energetiche e sociali saranno avviate in Campania (nei quartieri Poggioreale, Barra e Ponticelli di Napoli e, sempre nel napoletano, a San Giuseppe Vesuviano; nel rione Ferrovia di Benevento); due in Sicilia (nella periferia a Sud di Messina e a Regalbuto, in provincia di Enna); due in Puglia (nel rione Candelaro a Foggia e, sempre nel foggiano, a San Severo); una in Basilicata (ad Anzi, in provincia di Potenza). Le iniziative coinvolgeranno 525 famiglie e circa 50 enti tra organizzazioni di volontariato, parrocchie, cooperative sociali, consorzi, imprese, istituti di ricerca, istituzioni locali, comuni e università.
Secondo quanto riportato dall’Osservatorio sulla povertà educativa promosso da Con i Bambini in collaborazione con Openpolis, 2,1 milioni di famiglie erano in condizione di povertà energetica nel periodo 2004-15. Una quota che, nel periodo preso in esame, rappresentava circa l’8% dei nuclei, con un picco del 14% nel Mezzogiorno. Una tendenza purtroppo confermata dal rapporto Oipe – osservatorio italiano sulla povertà energetica – del 2020 e confermata per il 2024, anno in cui la percentuale di famiglie italiane in povertà energetica potrebbe salire al 12%. L’Osservatorio sulla povertà educativa evidenzia anche che quasi l’8% delle famiglie con figli in Italia non può permettersi di riscaldare casa in maniera adeguata, una percentuale più alta di quella europea, pari al 6,6%.
“Con questi progetti proviamo a dare un segnale importante: la transizione energetica e il contrasto della povertà possono avere come protagoniste le comunità locali che, in un’ottica di condivisione e collaborazione, acquisiscono centralità nelle scelte energetiche – ha dichiarato Stefano Consiglio, Presidente della Fondazione CON IL SUD – il paradigma di produzione e consumo dell’energia si trasforma così da verticale a orizzontale, generando benefici economici, sociali e ambientali. Un percorso che non può fare a meno dell’educazione energetica, non solo per le nuove generazioni, ma anche per gli adulti, per costruire una maggiore sensibilità verso scelte e consumi più sostenibili e consapevoli. Anche in queste esperienze il Terzo Settore ha un ruolo centrale, per la sua conoscenza dei bisogni e delle potenzialità dei territori e per la sua capacità di farli incontrare per generare sviluppo”.