Con la pubblicazione del Rapporto “Investimenti, programmi e innovazioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile nelle Città metropolitane” (link in basso, ndr), il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) illustra le politiche, le iniziative, gli investimenti e le innovazioni per la mobilità urbana sostenibile introdotte negli ultimi 20 mesi, in linea con il cambio di visione sancito dal nuovo nome del Ministero. Il Rapporto, che segue quello pubblicato a maggio 2022 “Verso un nuovo modello di mobilità locale sostenibile”, parte dall’analisi della domanda e dell’offerta di trasporto a livello locale, illustra gli strumenti a disposizione delle amministrazioni locali per migliorare la mobilità nelle aree urbane e metropolitane, compresi quelli su cui il Mims ha investito nel biennio 2021-2022, e dà conto dei principali piani e programmi per le Città metropolitane e le aree urbane, con un approfondimento sugli investimenti già individuati, o in fase di realizzazione, nei trasporti ferroviari e stradali di alcune Città metropolitane.
“Il Rapporto illustra l’impegno del Mims per realizzare una mobilità urbana sostenibile”, commenta il Ministro, Enrico Giovannini, “un impegno notevolmente potenziato nell’ultimo biennio grazie a nuovi investimenti e nuovi strumenti operativi. Dopo il cambio del nome del Ministero e con l’attribuzione di nuove funzioni sulle politiche urbane, abbiamo sviluppato diverse iniziative che riguardano le città, aprendo un dialogo continuo con i Sindaci delle Città metropolitane, soprattutto in vista dei numerosi e rilevanti interventi infrastrutturali che impatteranno sull’organizzazione e il funzionamento di queste ultime”, ha specificato il Ministro. “La strategia del Mims per realizzare un miglioramento della qualità della vita nelle città passa per il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi di mobilità locale sostenibile, a partire dal Trasporto Rapido di Massa e il rinnovo degli autobus in senso ecologico, l’aumento della quantità e qualità del Trasporto Pubblico Locale (Tpl), lo sviluppo delle piste ciclabili, l’uso delle tecnologie digitali per i diversi servizi di mobilità, cui si aggiungono quelli per l’edilizia sociale agevolata e la qualità dell’abitare”.
In particolare, il Rapporto fornisce un quadro completo delle politiche per la mobilità locale sostenibile e testimonia l’intensa attività svolta su questo tema durante il biennio 2021-2022, specialmente per la realizzazione e il potenziamento delle infrastrutture e del sistema dei trasporti locali: 3,6 miliardi per la messa in esercizio di 216 km di nuove metropolitane, tranvie, busvie; 3 miliardi per l’acquisto di 3.000 autobus elettrici/idrogeno nelle aree urbane e 1.500 autobus a metano per il trasporto extraurbano; 200 milioni per la costruzione e messa in esercizio di 565 km di piste ciclabili urbane. Importanti sono state anche le azioni intraprese per incentivare un cambio di paradigma della mobilità verso il modello del Mobility as a Service (MaaS), che prevede l’integrazione di più servizi di trasporto pubblici e privati combinabili tra loro in un unico servizio accessibile digitalmente attraverso piattaforme che offrono differenti opzioni di mobilità in base alle esigenze del singolo utente. Milano, Napoli, Roma, Bari, Firenze e Torino sono state identificate come città capofila per la sperimentazione dei servizi di MaaS e sono destinatarie di contribuiti statali per circa 57 milioni di euro.
Nel Rapporto si ricorda anche che, tra le iniziative per favorire per l’uso del Tpl, il Governo ha investito 190 milioni di euro per l’erogazione dei “bonus trasporti” per l’acquisto di abbonamenti da parte delle fasce più deboli della popolazione e disincentivare l’uso dell’auto privata, e ha aumentato i fondi per il Tpl con la Legge di bilancio per il 2022. Inoltre, sono state introdotte alcune importanti novità per supportare il lavoro di programmazione dei decisori locali, tra cui il tavolo tecnico sul Mobility Management e il potenziamento delle funzioni dell’”Osservatorio nazionale per il supporto alla programmazione e per il monitoraggio della mobilità locale sostenibile”, così da migliorare la programmazione dei servizi di mobilità locale in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), nonché la sua efficacia a sostegno dei mobility manager d’area, aziendali e scolastici.