Mobilità di Milano nel 2023: meno ingressi in Area B e C, cresce il trasporto pubblico

"Il 2023 è l’anno in cui si attesta un passo avanti per cambiare il sistema degli spostamenti e porre le basi per definire la strategia del futuro della mobilità milanese". Così il Comune di Milano sui dati del secondo Report della Mobilità di AMAT. Il rapporto fornisce approfondimenti, grafici e trend utili a dare una visione ampia sull’argomento e a comprendere come si sta evolvendo la mobilità cittadina, con particolare riguardo alle politiche attuate e alle nuove modalità di spostamento. Dal rispetto per l’ambiente al miglioramento degli spostamenti e delle connessioni, dalla restituzione degli spazi pubblici alla tutela della salute

“Il 2023 è l’anno in cui si attesta un passo avanti per cambiare il sistema degli spostamenti e porre le basi per definire la strategia del futuro della mobilità milanese”. Così il Comune di Milano sui dati del secondo Report della Mobilità di AMAT, che fotografa lo stato della mobilità in città al 2023. Il rapporto fornisce approfondimenti, grafici e trend utili a dare una visione ampia sull’argomento e a comprendere come si sta evolvendo la mobilità milanese, con particolare riguardo alle politiche attuate e alle nuove modalità di spostamento in ambito urbano. Dal rispetto per l’ambiente al miglioramento degli spostamenti e delle connessioni, dalla restituzione degli spazi pubblici alla tutela della salute: la mobilità in una grande città è un sistema complesso che deve farsi interprete delle molteplici esigenze della comunità studiando strategie che possano migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle cittadine, anche alla luce dei mutamenti economici e sociali che hanno interessato la società negli ultimi anni.

Ecco i dati principali:

Area B e Area C
Nel 2023 sono diminuiti gli ingressi sia in Area C sia in Area B, anche se in misura differente viste le diverse ragioni per cui sono state istituite (congestion charge la prima e pollution charge la seconda).
Il report di Amat registra una diminuzione degli ingressi in Area C del 4,19% rispetto al 2022 e del 9,27% rispetto al 2019, anno da cui si fa riferimento per convenzione, in quanto ultimo anno pre-pandemia. Questo può considerarsi l’effetto del cambiamento delle regole di accesso: nell’ottobre del 2023 sono entrate in vigore alcune modifiche con il divieto d’ingresso ad una platea maggiore di veicoli per il trasporto di cose e di autobus più inquinanti, mentre per i veicoli destinati al trasporto di persone è stato aumentato il costo del ticket di ingresso.
Il 47% di chi transita in Area C accede una sola volta all’anno, mentre solo l’1,1% transita più di 125 volte.
Per quanto riguarda il tipo di motorizzazione, sono in generale aumento le auto meno inquinanti: gli Euro 6 rappresentano l’89,4% del parco circolante in ingresso, rispetto al 76,7% del 2022.
Sebbene la disciplina viabilistica di Area B non abbia previsto per il 2023 l’entrata in vigore di nuovi divieti ambientali, è stata comunque registrata una diminuzione degli ingressi nell’ordine del 3% rispetto al 2022. Due sono i varchi con più di 15mila ingressi, quelli di viale Forlanini e viale Scarampo. Il cambiamento più netto è nel cambio di motorizzazione dei veicoli in ingresso: i diesel sono diminuiti dell’8% (passando dal 40% al 32% tra il 2022 e il 2023), mentre aumentano gli ingressi delle auto elettriche (passando dal 9% al 14%) e a benzina (dal 41% al 43%, per le classi consentite).
La tendenza è stata confermata anche dall’indagine condotta da Amat nel febbraio 2024.

Tasso di motorizzazione
Il tasso di motorizzazione rimane invariato rispetto all’anno scorso, 490 auto ogni mille abitanti. Milano si pone notevolmente al di sotto di quello che si registra in Italia (tasso pari a 683) e in controtendenza rispetto ad altre città in cui il numero di auto per abitante aumenta (Roma passa da 630 a 645, Torino da 587 a 609).
I dati indicano anche che a Milano il parco auto si rinnova in fretta, il 41% delle auto immatricolate è Euro 6, crescendo del 12% sul 2021.
 
Trasporto Pubblico
Anche l’utilizzo del trasporto pubblico continua progressivamente a crescere, avvicinandosi a quello pre Covid. Le linee metropolitane registrano infatti un numero di tornellati per il 2023 pari a oltre 331 milioni di passeggeri all’anno, grazie anche al prolungamento della M4 a San Babila che, nel mese di ottobre 2024 ha visto il suo completamento fino al capolinea di San Cristoforo. Evidente la volontà di garantire un alto livello di servizio attraverso un incremento nel numero di vetture*chilometro rispetto al dato del 2022.
In termini di introiti si registra un aumento sia dalla quota derivante dalla vendita dei titoli occasionali sia da quella degli abbonamenti.
 
Sosta
Parallelamente all’aumento dei passeggeri del trasporto pubblico e alla diminuzione del numero di veicoli in ingresso in città, si regista un incremento dell’utilizzo dei parcheggi di interscambio e una leggera diminuzione dell’offerta di sosta su strada che rispetto al 2022 è calata di circa 500 posti auto.
Sebbene il tasso di occupazione dei parcheggi di interscambio risenta ancora degli effetti della pandemia e il numero di ingressi non abbia ancora raggiunto i numeri del 2019, si registra un aumento del 13% nell’occupazione dei parcheggi rispetto al 2022.
 
Mobilità collettiva
Il sistema dello sharing nel suo complesso ha visto una razionalizzazione dei servizi, per questioni legate al raggiungimento di economie di scala, ma anche dei cambiamenti nelle modalità di utilizzo.
Nel car sharing, ad esempio, si registra una crescita dell’8% dei noleggi giornalieri rispetto al 2022, con un aumento della distanza percorsa (14,6 km rispetto 12,6 km del ‘22) e una diminuzione della durata del viaggio (112 minuti rispetto ai 139). Anche gli scooter hanno visto un aumento dei noleggi giornalieri dell’11%, nonostante il servizio abbia registrato l’uscita dal mercato di due operatori e la flotta sia diminuita del 31%. Stesso fenomeno per le bici e i monopattini sharing. I noleggi giornalieri delle prime arrivano 15.298 (15.030 nel 2022) e la distanza scende da 2,5 a 2 km; per i monopattini aumenta il numero dei noleggi (9.053 nel ‘23 e 8.030 nel ’22), mentre diminuiscono sia la durata del viaggio (16 minuti vs 20 minuti) sia la distanza (2 km contro i 2,5).
Questo fenomeno indica un tasso di utilizzo più alto per ciascun mezzo presente, riducendo così il tempo in cui ciascun mezzo rimane parcheggiato inutilizzato in strada.
 
Rete stradale e spazio urbano
Meno auto e meno parcheggi implicano più spazio riconvertibile per migliorare la qualità della vita in ambito urbano, ad esempio attraverso il programma Piazze Aperte, grazie a nuove aree pedonali e con l’incremento di zone a 30 km/h.
Le zone a traffico limitato hanno visto nel 2023 un incremento del 12,7% rispetto al 2019, mentre le aree pedonali si attestano su un più 17,8%, sempre a confronto con il 2019, con un aumento di 14.360 mq rispetto al 2022.
Sulle zone a 30 km/h nell’ultimo quinquennio c’è stato un cambio di marcia che ha portato a una crescita del 19,8%, con 195 mila mq in più rispetto al precedente report. L’impegno dell’Amministrazione su questo tema è proseguito anche nel 2024, con il progetto ‘Cento strade 30 davanti alle scuole’.
Fa parte di questa strategia anche il progetto Piazze Aperte, iniziativa promossa dal Comune di Milano, sviluppato da AMAT in collaborazione con Bloomberg Associates e Global Designing Cities Initiative, che ha raggiunto i 30mila metri quadrati di estensione, con 5mila metri quadrati in più rispetto il 2022.
 
Itinerari ciclabili
Una quota maggiore di spazio pubblico destinato alla mobilità attiva permette di incrementare gli itinerari ciclabili. Nel 2023 c’erano 328 km di itinerari ciclabili, con un aumento del 45,1% in 5 anni. L’11% della rete stradale urbana è interessata da questi itinerari, di cui 116,3 km in sede propria, 78,1 km in segnaletica, 60,4 km in sede promiscua con pedoni e 73,2 km in sede promiscua con interventi di moderazione di velocità.
 
Mobilità inclusiva
Il superamento delle barriere architettoniche è uno degli obiettivi che si è data l’Amministrazione comunale. L’82% delle fermate della metropolitana nel 2023 è accessibile, con punte del 100% quando si tratta delle linee di nuova realizzazione e tra il 62 e il 66% per la M1 e la M2. Per la realizzazione di nuovi ascensori sono stati stanziati nuovi finanziamenti pari a 50 milioni di euro e previsti ulteriori 80 milioni di euro e per alcune fermate: i lavori sono attualmente in corso.
L’85% dei mezzi di superficie è dotato di pedana ribaltabile o di elevatore. Il dato relativo alla piena accessibilità, calcolato tenendo in considerazione il tipo di mezzo e la relativa fermata, evidenzia che il 100% degli autobus è pienamente accessibile: lo è anche il 66% dei filobus e il 48% dei tram, grazie anche all’entrata in servizio di nuovi mezzi.
 
Mobilità elettrica
Tra i piani per il miglioramento della qualità dell’aria e della vita all’interno del contesto urbano, rientra l’adozione di strategie volte alla riduzione delle emissioni climalteranti e degli inquinanti emessi dalla combustione dei veicoli.
Continua l’attuazione del piano Full Electric che prevede la riconversione in elettrico di tutti gli autobus urbani entro il 2023 e che oggi interessa 19 linee.
Per favorire la trasformazione green del parco veicolare risultano ancora in aumento i punti di ricarica elettrica sul territorio comunale: a fine 2023 risultavano pari a 838 con un tasso di crescita delle attivazioni del 49% rispetto all’anno precedente
 
Indice di congestione
Nel 2023, rispetto al 2022, l’indice di congestione segna un incremento percentuale medio del 7,7% nei picchi mattutini e serali, sebbene non abbia ancora raggiunto i valori pre covid. Questo dato è correlato ad un altro fenomeno emerso dal report di Amat: l’aumento del trasporto merci legato all’e-commerce. Le consegne B2C, quelle non legate ai rifornimenti tra aziende ma dirette ai consumatori, sono solo il 7% del totale delle tonnellate distribuite, ma corrispondono al 72% degli spostamenti per le consegne giornaliere.