Anche Monza torna a far pagare normalmente la sosta (dal 14 aprile) e Milano resta la sola città che continua a regalare il parcheggio gratis agli automobilisti “per emergenza Covid”. Nei primi mesi di chiusure del 2020 in alcune città il pagamento della sosta era stato sospeso, ma al finire dell’anno tutte le amministrazioni comunali hanno capito che in una emergenza a sfumature alternate e di lungo periodo non valeva la pena di rinunciare alla sosta a pagamento, che è:
1) uno strumento minimo indispensabile di gestione del traffico
2) un introito legittimo e necessario per i Comuni.
E’ curioso ma forse è indicativo che proprio Milano sia rimasta l’unica città – nel momento in cui scriviamo – a praticare questo strano tipo di “ristoro”, non previsto da alcuna raccomandazione nazionale. Vale la pena di ricordare che si tratta di cifre comunque interessanti per un bilancio comunale. Sono 60 mila i posti auto a pagamento ( cioè non per residenti) nella città di Milano. Ci si dice che in un anno buono si è arrivati a incassare 23/24 milioni. Ma in realtà, anche facendo la media tra i più pregiati e cari posti auto del centro e quelli a minor tariffa della periferia, si dovrebbe/potrebbe incassare tranquillamente il doppio. Il problema è che i controlli e le sanzioni non sono sufficienti, c’è molta evasione. Ma adesso la rinuncia è totale. E’ possibile, ovviamente, che molti pensino sinceramente e in buona fede, che in epoca di Covid occorra dare via libera alle auto in città perchè ridurrebbe i contagi e che a questo scopo occorre regalare la sosta. (Ma di questo passo si arriverebbe a consentire la sosta ovunque, non solo a renderla gratuita !!).
Ma è anche assai probabile che ci sia una preoccupazione politico elettorale, e che si pensi con la sosta gratis di ingraziarsi automobilisti irritati dalle piste ciclabili. Si arriva così al paradosso che la città che è stata culturalmente alla testa delle misure anti-traffico con i referendum del 2011 resti l’unica a lasciare che si parcheggi gratis. C’è qualche mugugno da parte di Verdi e Milano Unita, c’è la protesta del candidato sindaco alternativo Mariani, ma al momento l’argomento non entra nell’attenzione cittadina.