Nella prima parte del 2022 la situazione cronica di emergenza smog nei principali centri urbani non si è placata rispetto all’anno precedente, almeno per tutto il periodo invernale. Alle porte del secondo periodo critico, quello autunnale, Legambiente richiama l’attenzione sulla necessità di intervenire tempestivamente con misurerisolutive che evitino, o riducano al minimo, la fase acuta di inquinamento che di solito caratterizza l’inverno nella lungafase di inversione termica lombarda. Milano non supera sistematicamente soltanto la soglia UE attualmente consentita per il particolato e per il biossido di azoto, ma anche i valori indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. I valori OMS contribuiranno al prossimo dimezzamento dei parametri UE (dagli attuali 40 micro grammi per metro cubo d’aria) da rispettare entro il 2050.
Alla preoccupazione per la qualità dell’aria si aggiunge quella sulla sicurezza stradale: lo scorso venerdì il sindaco di Milano Beppe Sala ha “inaugurato” la Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre) con dichiarazioni pesanti, rese durante un incontro elettorale: “Non è tempo per una Milano a 30 all’ora”, e per “decisioni così assolute come la pedonalizzazione davanti alle scuole, come qualcuno chiede”.
In Italia esiste una legislazione molto avanzata rispetto al resto d’Europa in materia di sicurezza delle scuole: nel DL76/2020 è contenuta infatti la norma sulle “Zone Scolastiche”, dove il traffico deve essere moderato per la sicurezza e la salute delle giovani generazioni e delle famiglie. Milano può essere ancora una volta all’avanguardia di questo rinnovamento, ma il sindaco ha ricordato che Milano ha 500 scuole. “Che facciamo”, si è chiesto, “pedonalizziamo 500 vie?”
“La risposta dovrebbe essere certamente sì, anche se non si parla solo di pedonalizzare”, commenta Federico Del Prete, responsabile Mobilità e Spazio Pubblico di Legambiente Lombardia. “Non è più tempo di compromessi, ‘trade off’, come ama dire il sindaco. Bisogna dare segnali chiari di attenzione, non fare spallucce. Dopo la stagione delle ‘piazze tattiche’, Milano si appresta oltretutto a seguire le indicazioni di Bloomberg Associates, cui la città è legata per la sua preminenza nella rete globale C40 Cities, per un quadriennio dedicato alle strade scolastiche. Sala mette le mani avanti su un tema così importante senza riflettere sugli impegni già presi. Se vogliamo una città più sicura, la prima cosa è che ciò avvenga per tutte le età e le abilità. Le Città 30 non sono sogni da idealisti, ma un orientamento molto evidente in tutta la UE, che presto potrebbe diventare norma, come sta avvenendo per i limiti sugli inquinanti. Non parliamo solo di sicurezza, ma anche di efficienza energetica e qualità dell’aria. Milano deve uscire dalla logica tutta smog e niente salute della città che corre: bisogna iniziare a chiedersi dove andiamo, e soprattutto chi volgiamo portare con noi. Le giovani generazioni sono il futuro.”
Le Zone Scolastiche non prevedono solo pedonalizzazioni. Secondo l’associazione ambientalista, però, va messa in conto una severa moderazione del traffico, compreso sugli assi di scorrimento, dove interrompere completamente il passaggio veicolare è ancora inopportuno, nonostante tutto.
“Serve un messaggio chiaro come Città 30, utile anche per restituire ai cittadini libertà di scelta su quale veicolo utilizzare, e per promuovere ulteriormente il trasporto collettivo. Meno cultura della velocità fine a sé stessa, più crescita, salutee innovazione anche per le giovani generazioni. Milano dia sostanza alle sue ambizioni di leadership nel campo della sostenibilità”, conclude Del Prete.