L’assessora alla Mobilità di Milano, Arianna Censi, in Consiglio comunale ha presentato i dati riguardanti gli ingressi in Area B, evidenziando l’obiettivo di ridurre gradualmente l’accesso dei veicoli inquinanti in città e l’importanza di valutare l’efficacia della misura. Secondo i dati, solo l’8% dei veicoli sta utilizzando le deroghe e questo numero sta diminuendo progressivamente.
Nel primo trimestre del 2023, i varchi di Area B hanno rilevato una media giornaliera di 384.875 veicoli distinti nelle fasce orarie di attivazione, che corrispondono a una media di 626.771 transiti al giorno. I numeri sono stati confrontati con quelli dello stesso periodo di funzionamento del 2022 e si è riscontrata una riduzione del -4,3% dei transiti medi giornalieri.
Questi dati però vengono contestati da Carlo Monguzzi, consigliere dei Verdi che appoggia la Giunta Sala, che in un breve ma lapidario post su facebook scrive: “Il 4% di diminuzione millantato dalla giunta (peraltro bassissimo) non tiene conto dei 200mila che entrano a Milano prima delle 7.30 e dopo le 19.30 che inquinano tanto quanto gli altri. È poi del tutto antiscientifico confrontare 2 trimestri non omogenei. La realtà è che purtroppo nel 2023 gli ingressi sono in aumento mese dopo mese. Questi sono dati reali incontrovertibili Il resto è la solita propaganda”.
L’Area B di Milano, lo ricordiamo, è una zona a traffico limitato che include una larghssima parte del territorio cittadino. È attiva dalle 07.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì, e vieta l’ingresso in città ai veicoli più inquinanti. Per chi non rispetta il regolamento è prevista una multa dai 163 ai 658 euro. Al contrario della zona a traffico limitato Area C, che delimita il perimetro della cerchia dei Bastioni di Milano a tutti i veicoli, non è soggetta al pagamento di un ticket d’accesso.
L’assessora Censi ha dichiarato che “se qualcuno desidera trasformare Area B in una congestion charge e quindi estendere le restrizioni non solo ai veicoli inquinanti, può fare tutte le proposte necessarie“. Tuttavia, non è possibile valutare il successo di questa misura utilizzando i criteri di un’altra che non è mai stata introdotta. Inoltre, l’Assessora ha sottolineato che i singoli dati giornalieri non hanno significato senza una valutazione complessiva del periodo, poiché fattori esterni come il meteo o gli scioperi dei mezzi pubblici possono influire significativamente sui numeri registrati.