Milano, ciclabile della Ghisolfa. Le associazioni protestano: “Troppo tardi aspettare il 2025”

Il Comune di Milano ha presentato alle associazioni di ciclisti e cittadini interessati l'ipotesi progettuale della pista ciclabile che percorre viale Monte Ceneri, chiamata della Ghisolfa. Il progetto, che fa parte dell'itinerario più ampio che collega piazzale Stuparich con piazzale Maciachini, non ha incontrato il favore della cittadinanza, soprattutto per i tempi di consegna preventivati: 2025 invece che 2023, come detto inizialmente dall'amministrazione. "Siamo preoccupati. Forse non è chiaro il livello di urgenza della sicurezza stradale in città"

Il 28 febbraio il Comune di Milano ha presentato alle associazioni di ciclisti e cittadini interessati l’ipotesi progettuale della pista ciclabile che percorre viale Monte Ceneri, chiamata della Ghisolfa. Il progetto, che fa parte dell’itinerario più ampio che collega piazzale Stuparich con piazzale Maciachini, non ha incontrato il favore della cittadinanza, soprattutto per i tempi di consegna preventivati: 2025 invece che 2023, come detto inizialmente dall’amministrazione Sala.

Nel disegno presentato, la pista ciclabile – con una larghezza di 1,5 metri – è protetta da cordoli lungo tutto il tragitto escluse le intersezioni, e i lavori prevedono anche la chiusura alle auto dell’uscita in via Delfico, che sarà trasformata in un percorso solo ciclopedonale, e un massiccio intervento per la sostituzione di tutta la linea aerea dei filobus. Proprio questo costituisce la complessità progettuale, ha spiegato il Comune: l’impianto di trazione è infatti costituito da circa 40 pali, che dovranno essere sostituiti da nuovi con una particolare progettazione tale da consentire l’ancoraggio di una struttura più pesante e sporgente, in grado di permettere ai filobus di percorrere la strada più a sinistra.

L’altra intersezione particolarmente delicata è quella dell’incrocio con via Mac Mahon, provenendo da piazzale Lugano verso Stuparich. In questo caso si è deciso, per rendere più visibile la presenza di ciclisti e cicliste, di realizzare una cosiddetta linea avanzata per lo stop delle biciclette che supera di almeno tre metri quello delle auto e posizionare degli occhi di gatto, strumento ideale per aumentare la visibilità, sulla linea della ciclabile che attraversa l’incrocio.

Il progetto è molto complesso e la parte più impattante, sia per quanto riguarda il quadro economico sia per la tempistica, è la sostituzione della linea aerea del filobus che inciderà per il 70% sul costo complessivo. Costo che si aggirerà intorno al milione di euro, risorse che saranno reperite da fondi nazionali destinati alla realizzazione di percorsi ciclabili. I tempi per la sua realizzazione, tra progettazione, gara d’appalto e lavori, si aggirano intorno ai due anni, per cui si stima che potrà essere realizzata per l’estate del 2025.

Proprio a partire da questo le associazioni criticano il Comune: “La pista ciclabile sulla Ghisolfa sarà realizzata nel 2025, due anni dopo rispetto a quanto dichiarato proprio dall’assessore Arianna Censi nello scorso mese di ottobre in Consiglio Comunale: è una cattiva notizia – dice il comitato ‘Non vediamo l’ora’ – Inoltre, è emerso che al momento il Comune non ha predisposto alcuna soluzione temporanea per chi ogni giorno attraversa il ponte in bicicletta, in monopattino o a piedi; si tratta di quasi 2mila persone al giorno, secondo un monitoraggio svolto dagli attivisti nel 2022”.

“In attesa dei lavori ci sono soluzioni temporanee che ‘Non vediamo l’ora’ propone per mettere subito in sicurezza l’attraversamento del ponte e includono: la realizzazione di una ‘bike lane’, corsia ciclabile in sola segnaletica; la posa di cartelli ‘rispetta il ciclista, 1,5 mt di distanza’, presenti in molte città d’Italia; l’installazione di dossi quali i ‘cuscini berlinesi’ per rallentare la velocità delle automobili; l’abbassamento del limite di velocità a 30km/h tutti i tratti non sopraelevati; l’installazione di autovelox per il rispetto dei limiti di velocità”.

Per continuare a chiedere al Comune di Milano di predisporre velocemente le soluzioni temporanee e anticipare la realizzazione della ciclabile è stata organizzata una nuova manifestazione per sabato 4 marzo alle ore 16, sul ponte della Ghisolfa, con partenza in piazzale Lugano 29, andando a creare una ciclabile umana ‘ProteggiMi’ che da piazzale Lugano proseguirà in direzione Mac Mahon. “Troviamo molto preoccupante il fatto che in soli pochi mesi – dopo che ci erano voluti anni per avere una data – il Comune abbia già rivisto i propri piani spostando i lavori della pista ciclabile al 2025 invece che al 2023 e che non ci sia ancora nessuna proposta sul tavolo per soluzioni transitoria e di immediata realizzazione, nemmeno un autovelox!’ – dichiarano Silvia Di Stefano e Gianluca Ruggieri di Non vediamo l’ora – ‘Forse non è chiaro il livello di urgenza della sicurezza stradale in città. Proseguiremo nel portare la nostra voce e le nostre proposte nei tavoli istituzionali, ma abbiamo capito che affinché le cose cambino è necessario essere sempre più persone nelle strade”.