Mentre scriviamo questo aggiornamento ci sono ancora molte incertezze sulle misure di riduzione dell’illuminazione pubblica a Milano. Il Comune conferma che la decisione è quella di ritardare l’accensione delle luci di 10 minuti al tramonto e di anticipare lo spegnimento di 50 minuti all’alba. Ma non si sa quando e se ci saranno delle cosiddette “eccezioni”.
L’unica novità certa è che lo spegnimento non scatterà venerdì 28 ottobre, come aveva preannunciato un comunicato di Palazzo Marino sabato 22 scorso. Per la verità il comunicato diceva genericamente che le misure di risparmio energetico sarebbero partite il 28, per cui chi lo aveva letto aveva pensato anche alle luci. D’ altra parte venerdì 28 è ancora in vigore l’ora legale, per cui l’effetto sarebbe stato molto forte, con il buio e le luci spente anche oltre le sette di mattina. Con il ritorno dell’ora solare il 30 ottobre l’alba torna agli orari di metà settembre. Cioè l’alba “ufficiale” a Milano è alle sette il primo novembre, poi avanza di poco più di un minuto al giorno. A che ora spengono attualmente i lampioni rispetto all’ alba e rispetto al buio? In attesa di ricevere dati da A2A, abbiamo fatto delle verifiche empiriche. Il 25 ottobre, ad esempio, l’alba ufficiale era alle 7 e 50, i lampioni hanno spento alle 7 e 43, ma, secondo il nostro collaboratore che ha monitorato la situazione, la visibilità era già sufficiente alle 7 e 30.
Non sappiamo se ogni giorno i lampioni spengono 7 minuti prima dell’alba, e quanti minuti prima dell’alba la luce naturale è sufficiente per la sicurezza stradale, soprattutto dei pedoni. A Milano il cosiddetto crepuscolo civile inizia mezz’ora prima dell’alba ufficiale, ma è difficile che nei primi minuti del crepuscolo ci sia già una visibilità sufficiente. Dato che non si è mai verificata questa circostanza di lampioni spenti così presto, non si può prevedere esattamente se uno spegnimento anticipato di 50 minuti provoca solo un disagio di percezione, o una difficoltà reale che persiste nel tempo. Se lo spegnimento anticipato di 50 minuti verrà realmente messo in atto ai primi di novembre, significa che inizialmente i lampioni spengono pochi minuti dopo le sei e che sarà o potrebbe essere molto buio fino alle sei e mezza. A dicembre si arriverebbe al buio dopo le sette, toccando un numero di cittadini più esteso e il mondo scolastico.
Non c’ è stato finora alcun dibattito con dati e ricerche sul tema e non si sa neanche che tipo di valutazioni siano state fatte con Prefettura e Questura. E’ probabile che sia prevalsa finora la rassicurante considerazione che non si rischiano a quell’ora rapine, scippi, aggressioni. Ma il tema non è quello: si tratta di capire se c’è sicurezza stradale. A Belluno si è scelta un’altra strategia, che dà per scontato un mezzo coprifuoco per i pedoni: lampioni spenti tra l’ 1 e 30 e le 5, quando pochissimi si spostano, e lo fanno in auto. A Milano le considerazioni possono essere diverse, ma soprattutto c’è un problema tecnico: per come è stata organizzata la illuminazione pubblica, l’orario può essere solo ridotto in fase di accensione o di spegnimento. Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà di questa intenzione e se i minuti di spegnimento anticipato resteranno 50.