Sviluppo sostenibile e contrasto alla povertà alimentare, nell’ottica di un rafforzamento delle risposte pubbliche e del privato sociale alle fasce di cittadini più deboli: questi gli obiettivi della delibera di indirizzo per mettere a bando la gestione di due spazi di proprietà comunale, uno in via Aldini 72 e l’altro in viale Monza 335.
Per quest’ultimo, che ha una superficie di circa 330 metri quadrati, si tratta di una riconferma di destinazione d’uso: già nel 2009, infatti, era stato stipulato un contratto di concessione con la Fondazione Pane Quotidiano Onlus, nata proprio per gestire le eccedenze del sistema alimentare e distribuire generi di prima necessità alle fasce più povere della popolazione. Il contratto è ormai arrivato a naturale scadenza, e l’Amministrazione conferma l’interesse a mantenere nel quartiere la presenza di attività di aiuto alimentare e sussidiarietà sociale impegnando il prossimo gestore ad un intervento di ristrutturazione dell’immobile e ad una riqualificazione delle aree esterne.
L’immobile di via Aldini, che ha una superficie di circa 750 metri quadrati e si trova all’interno di un giardino di un comparto adibito a centro di accoglienza per le persone senza dimora, è invece inutilizzato da anni, e per conformazione risulta particolarmente idoneo ad ospitare una mensa solidale – quindi con preparazione e distribuzione di pasti caldi – peraltro al momento assente in quel quadrante di città, la zona a nord-ovest dove insistono quartieri con elevata concentrazione di persone fragili, come Quarto-Oggiaro, Villapizzone, Gallaratese. Anche in questo caso vengono richiesti interventi di adeguamento e sistemazione dello spazio, una ex palestra.
A Milano sono presenti 11 mense solidali su un’asse nord-est/sud-ovest, gestite da 9 enti religiosi e del Terzo settore, che erogano circa 8.500 pasti al giorno. In base alla sua superficie, lo spazio di via Aldini potrebbe ospitare circa 150/180 posti a sedere.
“In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui il numero delle persone che hanno bisogno di aiuti alimentari è in crescita, ci sembra coerente e corretto mettere in campo progetti come questi – dicono la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. E se per un caso, viale Monza, abbiamo voluto confermare un utilizzo già consolidato chiedendo al futuro gestore di risolvere il problema degli impatti locali connessi a questo tipo di servizio di distribuzione del cibo, per via Aldini si aggiunge un motivo di soddisfazione in più: recuperare e restituire alla città uno spazio non sfruttato da anni, un ‘vuoto’ che finalmente potrà tornare ad essere ‘pieno’, risistemato e pronto ad essere vissuto, al servizio dei bisogni dei milanesi”.
L’avviso pubblico di prossima pubblicazione sarà rivolto ad associazioni senza scopo di lucro, onlus, cooperative sociali, fondazioni con finalità sociali, culturali ed educative, sia in forma singola sia di raggruppamento temporaneo finalizzato all’attuazione del progetto. Sarà consentita la presentazione della richiesta di assegnazione da parte di associazioni non ancora costituite formalmente, previa sottoscrizione dell’impegno, in caso di assegnazione, di perfezionare l’atto costitutivo.
Entrambi gli immobili verranno assegnati in regime di concessione d’uso per 9 anni, anche per meglio garantire la possibilità di ammortamento dell’investimento utile per potenziare le attività. Quanto al canone, calcolato sulla base dei valori di mercato e abbattuto del 70% trattandosi di soggetti senza fine di lucro, si partirà da una base d’asta pari a 7.968 euro per l’immobile di viale Monza e a 7.938 euro per quello di via Aldini.