Lunedì 23 settembre il Consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione, presentata in aula dal consigliere Tony Ledda, che impegna l’Amministrazione a intervenire presso il Governo nazionale affinché vengano stanziati i fondi necessari al completamento della linea 2 della metropolitana. L’aumento dei costi dei materiali, in media del 36%, ha infatti reso insufficienti i circa 1,82 miliardi di euro già stanziati.
Si tratta, sottolinea il documento, “della realizzazione un’infrastruttura strategica, fondamentale per la sostenibilità della rete di trasporto pubblico urbana di Torino e che rappresenta il riscatto delle aree periferiche, a partire dalla zona nord, le quali con quest’opera vedrebbero garantita una loro nuova centralità”. La funzione sociale ed economica della linea 2, specifica il documento, “varrebbe l’investimento solamente con la conferma della progettualità completa, con le sue 32 stazioni da Rebaudengo a Orbassano distribuite su 27 km, compreso lo sfiocco verso San Mauro Torinese, con relativi depositi e parcheggi di interscambio”.
Al termine di un serrato dibattito, nel corso dei quali sono intervenuti i consiglieri e consigliere Catizone, Liardo, Castiglione, Garcea, Greco, Diena, Cerrato, Viale, De Benedictis, Apollonio, Fissolo, Garione, Saluzzo Crema e Patriarca, oltre allo stesso Ledda. L’opposizione di centrodestra (Fd’I, Lega, FI, TO Bellissima, To Libero Pensiero) pur concordando sull’importanza dell’opera, non ha votato il documento così come formulato, ritenendolo strumentale. La mozione è stata approvata con 24 voti a favore (PD, Moderati, Sinistra Ecologista, Demos-AD, TO Domani, M5S) e 1 astensione (Radicali +Europa).