Il ‘modello Messina’ funziona: oltre il 58% di differenziata nel 2024

Dall’emergenza rifiuti a un sistema virtuoso, come la città ha raggiunto risultati importanti grazie a una visione strategica delle amministrazioni De Luca e Basile, dalle scelte gestionali di Messinaservizi Bene Comune e dall’impegno quotidiano dei cittadini, che hanno saputo abbracciare il cambiamento e contribuire attivamente alla crescita del sistema

Messina raccolta differenziata 2024

Si è conclusa il 21 febbraio la seconda edizione di “65 per cento e oltre”, l’evento organizzato da Messinaservizi Bene Comune per discutere il ‘modello Messina’ nella gestione dei rifiuti. L’incontro ha visto la partecipazione di amministratori, istituzioni, esperti del settore e rappresentanti dei consorzi nazionali per il recupero e il riciclo degli imballaggi. Messina ha raggiunto nel 2024 una quota di raccolta differenziata del 58,57 per cento, nonostante la carenza di impianti sul territorio.

Il ruolo delle amministrazioni, dei consorzi e dei cittadini

Federico Basile: “Messina ha raggiunto il 58,57 per cento di raccolta differenziata nel 2024. Questo ha avuto un impatto anche sulla tassa rifiuti (TARI), che per una famiglia tipo è di 302,60 euro annui. A Genova e Napoli il costo è rispettivamente di 507 e 493 euro. In Sicilia, Messina è il capoluogo con la tassa più bassa, mentre a Catania il costo è di 475 euro. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita e diffondere la cultura del riciclo. Se Messina non avesse investito sulla raccolta differenziata, la tassa rifiuti sarebbe oggi di oltre 505 euro”.

L’impegno congiunto tra istituzioni locali e consorzi del riciclo, sta portando a risultati significativi, migliorando la gestione dei rifiuti in plastica, carta e acciaio e sensibilizzando la comunità verso una maggiore responsabilità ambientale.

Andrea Campelli, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di COREPLA, evidenzia l’importanza della sinergia tra pubblico e privato: “Solo attraverso una cooperazione attiva e un dialogo aperto possiamo ottimizzare il recupero degli imballaggi in plastica e promuovere una cultura della sostenibilità. Messinaservizi sta facendo passi importanti in questa direzione e noi siamo al suo fianco per diffondere consapevolezza e buone pratiche”.

Sui progressi della città nella raccolta di carta e cartone, interviene Roberto Di Molfetta, vicedirettore di Comieco: “Nel 2024 Messina ha raccolto 12.000 tonnellate, con una resa pro capite di 55 kg, superando la media della Sicilia e del Sud Italia. Ora puntiamo a espandere il servizio con iniziative dedicate agli esercizi della ristorazione e ai grandi condomini, per migliorare ulteriormente la qualità della raccolta”.

Un altro elemento chiave è il riciclo degli imballaggi in acciaio, un settore in cui RICREA gioca un ruolo determinante. Il direttore generale Federico Fusari spiega: “L’acciaio è un materiale altamente riciclabile, che troviamo negli imballaggi come barattoli per pomodoro, scatolette per tonno, latte per olio, bombolette spray e tappi. Il nostro obiettivo è sensibilizzare i cittadini sulla corretta separazione domestica, perché il riciclo vero e proprio è garantito dai comuni con il supporto di RICREA”.

I numeri confermano l’efficacia del sistema: nel 2023, RICREA ha riciclato l’87,8% degli imballaggi in acciaio, superando l’obiettivo di legge dell’80% fissato per il 2030. Una performance resa possibile dall’impegno congiunto di cittadini e operatori del settore, creando un modello di eccellenza a livello europeo.

Sebbene la Sicilia presenti ancora margini di miglioramento nella raccolta, Messina si distingue per il suo forte legame tra comunità e gestione pubblica del riciclo. Inoltre, la presenza di una grande acciaieria nell’isola garantisce un processo efficiente con costi ambientali ridotti, consolidando un modello vincente di economia circolare.

Il percorso di Messinaservizi

Mariagrazia Interdonato: “Nel 2017 Messinaservizi era in una fase di transizione. Grazie all’azione amministrativa di Cateno De Luca e Federico Basile, è diventata un modello. La governance ha permesso di migliorare la raccolta e rafforzare la dotazione organica, con 720 dipendenti e oltre 300 nuove assunzioni. È necessario continuare a lavorare per consolidare i risultati.”

Michele Trimboli: “Le scelte strategiche e l’innovazione garantiscono risultati. Un impianto di prossimità per il trattamento dei rifiuti potrebbe generare un risparmio di 3 milioni di euro. L’impianto per la frazione organica permetterebbe alla città di migliorare in termini di autosufficienza. L’ultimo impianto della zona risale al 1998 ed è necessario intervenire.”

Giuseppe Lombardo: “Nel 2018 la città affrontava un’emergenza rifiuti. L’amministrazione ha adottato scelte gestionali per superare la situazione. Il prossimo passo è completare il ciclo con i termovalorizzatori.”

Danilo Lo Giudice: “Abbiamo coinvolto i 46 comuni dell’area metropolitana. Oggi siamo pronti per la gara dell’impianto di Mili, finanziato con 27 milioni di euro del PNRR. L’obiettivo è rendere questo modello replicabile in Sicilia.”

Cateno De Luca ha ripercorso il percorso amministrativo dal 2018, evidenziando le trasformazioni nella gestione dei rifiuti. Il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini, ha sottolineato come Messina rappresenti un esempio di gestione della raccolta differenziata. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha riconosciuto i progressi e ha evidenziato le differenze con altre città siciliane.

L’evento ha ribadito la necessità di consolidare i risultati e migliorare le infrastrutture per il ciclo dei rifiuti. Il dibattito sulla gestione continua, con l’obiettivo di ottimizzare il sistema e ridurre i costi.