Indipendentemente dalla stagione, gli ambienti di vita che espongono i bambini a picchi di concentrazione e dose inalata più elevati di black carbon sono quelli collegati agli spostamenti in ambiente urbano, con l’ora di punta del traffico mattutino che rappresenta la parte della giornata più critica sia per le concentrazioni misurate dalle centraline ARPA che per l’esposizione personale.
È la conclusione a cui è giunto il progetto MAPS MI “Mappatura dell’inquinamento atmosferico nel bacino d’utenza di una scuola elementare di Milano”, dell’Università Statale di Milano e ABCittà Coop Onlus. La ricerca ha coinvolto – da gennaio 2018 e dicembre 2019 – alunni, genitori e insegnanti della scuola elementare IC Pietro Micca di via Gattamelata 35 del capoluogo lombardo e si è articolato in una fase di analisi e disegno della distribuzione spaziale del black carbon nel bacino di utenza scolastica, una serie di interventi di educazione ambientale ad opera di ABCittà Coop ONLUS e una campagna di monitoraggio personale per studiare l’esposizione personale degli alunni e convalidare i modelli di dispersione del black carbon precedentemente sviluppati.
Durante le settimane di campionamento, ogni giorno un gruppo di 2-5 bambini si presentavano alle ore 16 per indossare la tracolla attrezzata e avviare il monitoraggio, che si sarebbe concluso la mattina successiva, tra le 8 e le 9 circa, una volta entrati a scuola.
“I nostri risultati – conclude la professoressa Fustinoni – suggeriscono che la stagionalità e le variabili meteorologiche sono importanti fattori da tenere in considerazione nello studio dell’esposizione. Tuttavia, anche variabili di scala locale e di abitudine, come le caratteristiche della casa, le modalità di spostamento, la presenza di traffico e l’abitudine al fumo tra i genitori influiscono in modo altrettanto importante. Infine, evidenziando il ruolo chiave delle ore di punta del traffico e dei percorsi casa-scuola nel determinare l’esposizione personale, i nostri studi suggeriscono che le politiche di mitigazione del traffico su scala locale possono contribuire in modo efficace a ridurre l’esposizione personale e la dose inalata di black carbon dei bambini nella città di Milano”.
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