Il 15 e 16 gennaio si è tenuto il primo Consiglio informale dell’Unione europea sull’ambiente sotto la presidenza belga, che ha dettato le priorità legislative che impegneranno la Commissione Ue nel primo trimestre dell’anno. A partire da aprile, vista la necessità di “prepararsi” alle elezioni di giugno, i ministri fanno sapere che non presenteranno altre proposte.
Le discussioni del primo giorno, dopo un’anteprima della versione preliminare della valutazione europea del rischio climatico (EUCRA) che sarà pubblicata dall’Agenzia europea dell’ambiente ad aprile, si sono concentrate su come l’Unione europea dovrebbe prepararsi agli impatti dei cambiamenti climatici, che stanno diventando sempre più gravi in tutta Europa.
Si è inoltre affrontato il tema di una “transizione giusta”, sulla base di un parere del Comitato economico e sociale europeo emesso su richiesta della presidenza belga e presentato dal suo relatore: i ministri hanno esaminato i sei elementi chiave che dovrebbero costituire un quadro politico europeo comune volto a promuovere una società e un’economia climaticamente neutre, ecologicamente sostenibili e pienamente circolari entro il 2050.
Nel secondo giorno il Consiglio ha invece discusso del futuro dell’economia circolare europea dopo il 2024. Sulla base dei risultati del prossimo Global Resources Outlook e del State and Outlook Report on Circular Economy, i ministri dell’Ambiente hanno esaminato come l’economia circolare può contribuire alla neutralità climatica, al ripristino della biodiversità e all’obiettivo inquinamento zero. Hanno inoltre discusso di come il quadro di governance dell’Ue possa accelerare e rafforzare la transizione verso un uso più sostenibile delle risorse.