WWF in collaborazione con i pescatori di Spadafora in Sicilia e di Chioggia in Veneto sta testando le nuove cassette per il pesce che sono state identificate tramite uno studio LCA ed Ecodesign e che sono state perfezionate insieme ai pescatori stessi. L’obiettivo è valutare l’efficacia e la praticità di queste cassette lungo tutta la filiera, inclusa la corretta gestione alla fine della loro vita utile, con il recupero degli imballaggi destinati al riciclo.
L’obiettivo principale è contrastare l’inquinamento marino causato dalle attività di pesca, in particolare dalla dispersione nel mare di cassette monouso per il pesce realizzate in polistirolo espanso (EPS), che è il materiale di imballaggio più utilizzato per il trasporto e la conservazione del pescato.
Lo sviluppo di un imballaggio innovativo ha richiesto la collaborazione di numerosi attori lungo la filiera del settore ittico, tra cui le comunità di pescatori di piccola e media scala, istituti di ricerca, piccole e medie imprese, nonché società specializzate nella raccolta e nel riciclo dei rifiuti. I risultati di questa valutazione hanno portato all’ideazione di una soluzione innovativa come alternativa alle cassette monouso in polistirolo espanso. Questa soluzione consiste in un imballaggio per il pesce fresco composto da due parti separate: una cassetta riutilizzabile in legno FSC e un vassoio monouso in polistirolo estruso (XPS) riciclato al 50% e riciclabile, in linea con i principi dell’economia circolare.
Il progetto è finanziato dalla Fondazione Flottilla e si avvale della collaborazione di COREPLA.
Per maggiori informazioni e per seguire il corso della sperimentazione, visita il sito di WWF Italia