La Giunta di Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e clima Raffaele Cattaneo, il Programma Regionale Energia Ambiente e clima (Preac), che per l’amministrazione Fontana “costituisce il quadro di riferimento delle politiche regionali per l’energia e la mitigazione dei cambiamenti climatici”.
Gli obiettivi principali sono la riduzione di circa un terzo dei consumi di energia e il raddoppio della quota di produzione di energia da fonti rinnovabili per ottenere una riduzione delle emissioni di gas climalteranti, compatibile con gli obiettivi europei del ‘Fit for 55’. Per questo il Preac insiste su due direttrici: una riduzione dei consumi energetici con iniziative di efficientamento energetico e contemporaneamente investimenti sulle fonti rinnovabili, con particolare attenzione al fotovoltaico.
Sono stati valorizzati i territori locali, le loro vocazioni e le loro risorse, secondo il principio della sussidiarietà e della compartecipazione del territorio agli obiettivi di sostenibilità per il contrasto dei cambiamenti climatici e la transizione del sistema energetico. Riduzione dei consumi energetici, sviluppo delle rinnovabili, crescita del sistema produttivo, iniziative di sviluppo e ricerca al servizio della decarbonizzazione e della green economy, fino alla risposta del sistema economico e sociale lombardo ai cambiamenti climatici, secondo una forte azione comune tra le istituzioni, gli enti locali e il sistema economico e sociale.
Nel contesto di una forte spinta per la diffusione delle fonti rinnovabili, il Preac prevede un consistente incremento dei sistemi a pompe di calore e del fotovoltaico, che dall’attuale 5% rappresenterà più del 16% del contributo delle rinnovabili alla copertura dei consumi di energia finale. Le biomasse legnose, a loro volta, rappresenteranno un contributo pari a circa il 20%. A seguire, il biometano – per cui si attende uno sviluppo significativo – e il biogas, che complessivamente garantiranno il 13% di copertura. Il fotovoltaico avrà una penetrazione massiccia, corrispondente all’installazione sul 10% delle coperture disponibili e giocherà un ruolo trainante anche nell’ambito della creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Sul fronte del patrimonio edilizio, il Preac propone misure emblematiche per la riqualificazione energetica del patrimonio costruito: per l’edilizia pubblica, in particolare, spiccano le prospettive di riqualificazione energetica degli immobili dei Comuni, dell’edilizia scolastica e dell’edilizia residenziale.
“Questo documento – ha concluso Cattaneo – è il frutto di un lavoro approfondito dal punto di vista tecnico e politico di confronto con il territorio e con i soggetti interessati e descrive una traiettoria di transizione energetica concreta, equilibrata, ambiziosa e realista e rifugge da un approccio ideologico, che non sarebbe compatibile con la realtà lombarda. E dunque, rappresenta uno degli strumenti che delinea la messa a terra degli obiettivi di sostenibilità, secondo l’impronta politica del governo di Regione Lombardia”.