Un mese fa è stato inviato “l’ultimatum” al Comune di Livorno, con le linee guida per rimanere all’interno della comunità Rifiuti Zero. In risposta alla scadenza dell’avvertimento lanciato dal coordinamento provinciale Zero Waste di Livorno, il sindaco Luca Salvetti e la Giunta hanno annunciato che il Comune toscano uscirà dalla rete.
Di seguito le motivazioni del sindaco e della Giunta:
“La strategia rifiuti zero è ormai un riferimento imprescindibile per l’agire di ogni Amministrazione che ha a cuore la sostenibilità e la salvaguardia ambientale. I concetti base della filosofia zero waste sono dentro l’agenda europea, permeano le politiche della Regione Toscana e sono capisaldi anche del nostro programma amministrativo. In questi anni abbiamo consolidato il sistema porta a porta, abbiamo aperto il Centro del Riuso, avviato la diffusione del compostaggio domestico, introdotto la tariffazione puntuale, e abbiamo individuato la strategia per superare l’impianto di incenerimento, attraverso un piano industriale innovativo e circolare che poggia anche su un finanziamento PNRR di più di 10 milioni. Su questo fronte siamo confortati anche dalla recente illustrazione del piano regionale sui rifiuti fatta dall’assessora Monni e dagli uffici regionali ad Anci Toscana. In quel piano, tra le altre cose l’inceneritore del Picchianti è definito “impianto in fase di chiusura”.
Si tratta di una scelta che non è assolutamente collegata alle sorti dell’inceneritore per il quale confermiamo il percorso di superamento e il patto sottoscritto nel 2019 con allegato documento da noi redatto che indicava le condizioni necessarie e imprescindibili da realizzare per arrivare allo spegnimento, condizioni che stiamo lavorando per attuare.
Si tratta invece di una scelta strettamente legata alle recenti prese di posizione degli esponenti di vertice di Rifiuti zero, Il presidente Ercolini in primis. Nelle ultime settimane, infatti, Rifiuti Zero ha tentato in ogni modo di mettere in contrapposizione i diritti dei lavoratori con la tutela dell’ambiente, attaccando in maniera del tutto strumentale le politiche assuntive di Aamps e di Retiambiente, che rispondono pienamente agli indirizzi politici di questa amministrazione.
Noi invece rivendichiamo con orgoglio il percorso avviato per la stabilizzazione e l’internalizzazione di oltre 200 lavoratori, che, oltre a garantire tranquillità a loro e alle loro famiglie, sta già creando le condizioni ottimali perché il servizio sia efficiente e governato in tutti i suoi passaggi dall’ente pubblico, come deve essere per i servizi di pubblica utilità.
Siamo convinti che chi amministra una città debba riuscire a tenere insieme diritti diversi, come quello al lavoro dignitoso e quello alla salute e al benessere, e d’altro canto non tolleriamo che il lavoro di chi ogni giorno pulisce la città venga sminuito o addirittura ridicolizzato da chi evidentemente non ne comprende bene l’importanza e il valore sociale.
Siamo sempre stati disponibili e contenti di dialogare con Rifiuti Zero, e abbiamo scelto ai vertici di Aamps un amministratore per il quale gli stessi di Zero Waste avevano espresso grandi apprezzamenti, che ha sempre tenuto una linea inequivocabile e di buon senso anche di fronte alle tante pressioni emerse da più parti che non consideravano il superamento dell’impianto come un bene per la collettività. Ma anche verso di lui nessun rispetto, solo offese gratuite, dettate dalla chiara volontà di non voler capire la complessità del contesto in cui ci troviamo.
Siamo stati alleati di Rifiuti Zero su molte battaglie ambientali, che noi continueremo con entusiasmo e convinzione. In Italia nessuna delle grandi città salvo, Parma e Napoli, fanno parte di Zero Waste e a noi faceva particolarmente piacere essere nella rete virtuosa di chi ha dettato da molti anni una linea convincente sull’ambiente e sulla gestione dei rifiuti. Non è possibile però continuare a condividere un percorso con chi oltre a promuovere linea di pensiero ambientalmente virtuosa intende dettare scelte politiche, amministrative e tecniche che con responsabilità e buon senso altri sono chiamati a prendere.
In conclusione vogliamo ricordare che ci dissociamo dagli annunci e dai comunicati che hanno visto toni intimidatori da parte Rifiuti zero non certo da una politica ambientalista e di rispetto degli equilibri occupazionali ed economici che abbiamo dimostrato essere al centro della nostra azione di governo, e che continueremo senza tentennamenti fino alla conclusione del nostro mandato”.