L’Istat ha pubblicato un’analisi sull’ambiente urbano italiano che mette in luce criticità e progressi di alcuni settori chiave, su dati relativi al 2022. Il quadro complessivo che emerge non è particolarmente incoraggiante, perché se diversi indicatori registrano dei miglioramenti, come la crescita delle aree verdi e l’incremento del fotovoltaico, ci sono diversi segnali di deterioramento o comunque progressi limitati su altri fronti, come la qualità dell’aria o la gestione dei rifiuti.
Ecco i punti essenziali del report (in versione integrale qui):
Netto peggioramento della qualità dell’aria nei comuni capoluogo: aumentano le concentrazioni di polveri sottili e ozono, sempre più critica la situazione del Nord.
Domanda di Trasporto pubblico locale (Tpl) in ripresa nel 2022, ma ancora lontana dai livelli pre-pandemici. Resta ampio il divario fra Centro-Nord e Mezzogiorno nell’offerta dei servizi di mobilità, dal Tpl alla mobilità condivisa.
Progressi nel rinnovamento delle flotte del Tpl, i bus a basse emissioni sono il 36% del totale, ma più di metà degli autobus in esercizio circola da almeno 10 anni.
Aree di forestazione urbana per la mitigazione dei cambiamenti climatici in crescita del 26% dal 2012. In aumento le aree verdi accessibili al pubblico.
Crollano i consumi pro capite di gas naturale, tornati al livello del 2020. In forte crescita gli impianti per la produzione di energia fotovoltaica.