L’inceneritore di Roma a Report, Ama: “Risposto a tutte le domande”

"In riferimento alla trasmissione Report dedicata al termovalorizzatore di Santa Palomba, andata in onda ieri su Rai Tre, Ama precisa che tutti i chiarimenti e le risposte ai quesiti posti dal servizio sono stati forniti dal Presidente della società durante una approfondita e dettagliata intervista correttamente concessa e durata oltre un’ora e mezza". Così l'azienda rifiuti di Roma in una nota, a seguito del servizio di Report di domenica 15 dicembre, in cui si parla del piano rifiuti comunale approvato in seguito all nomina del sindaco di Roberto Gualtieri a commissario straordinario di governo dei rifiuti di Roma Capitale, per via del Giubileo 2025. Il piano, com'è noto, comprende anche la costruzione di un inceneritore da 600mila tonnellate.

“In riferimento alla trasmissione Report dedicata al termovalorizzatore di Santa Palomba, andata in onda ieri su Rai Tre, Ama precisa che tutti i chiarimenti e le risposte ai quesiti posti dal servizio sono stati forniti dal Presidente della società durante una approfondita e dettagliata intervista correttamente concessa e durata oltre un’ora e mezza”. Così l’azienda rifiuti di Roma in una nota, a seguito del servizio di Report di domenica 15 dicembre, in cui si parla del piano rifiuti comunale approvato in seguito all nomina del sindaco di Roberto Gualtieri a commissario straordinario di governo dei rifiuti di Roma Capitale, per via del Giubileo 2025. Il piano, com’è noto, comprende anche la costruzione di un inceneritore da 600mila tonnellate.

“Nell’intervista, infatti, – prosegue la nota Ama – il Presidente ha risposto puntualmente a tutte le domande della giornalista, basandosi sulle evidenze degli atti amministrativi pubblici. La messa in onda di almeno una parte di queste risposte avrebbe fornito agli spettatori riscontri esaustivi a tutte le domande poste. Per completezza d’informazione, al fine di fare chiarezza sui temi sollevati da Report, Ama precisa che: 

Prezzo della transazione: contrariamente a quanto affermato nella puntata il prezzo del terreno non è “schizzato” a 75 euro al mq dopo l’annuncio della decisione di realizzare il termovalorizzatore, perché tale valore era già quello presente nell’offerta di vendita del 3 giugno 2021 presentata a seguito della manifestazione di interesse per l’acquisto di terreni, sull’intero territorio di Roma Capitale, per la realizzazione degli impianti previsti dal piano industriale di Ama 2020-2024 (epoca Giunta Raggi) che allora prevedeva la realizzazione di TM e TMB, cioè ben prima di quella decisione.

Ad esito delle valutazioni espresse dalla commissione nominata per il vaglio delle proposte pervenute, Santa Palomba veniva già allora ritenuta l’unica utilmente acquisibile e nel 2022 Ama ha incaricato, a maggior tutela, la società di consulenza Intellera di effettuare valutare il prezzo proposto, che la procedura originaria del 2021 non imponeva, e tale verifica ha certificato la congruità del prezzo sulla base delle valutazioni OMI.

Il prezzo di 75 euro al mq non è affatto “stellare” ma in linea con il valore di mercato di terreni dell’area utilizzati per la realizzazione di edifici con destinazione produttiva e calcolato sulla base della metodologia standard di stima per transazioni di questo tipo”.

Per quanto riguarda invece l’area su cui dovrebbe sorgere l’impianto Ama sostiene che “è idonea alla realizzazione di un Termovalorizzatore:

Contrariamente a quanto affermato nell’inchiesta non esistono sull’area fattori escludenti che possano impedire la realizzazione dell’impianto.

Sulla base della legislazione vigente l’impiantistica dei rifiuti è disciplinata dal Testo Unico dell’Ambiente anche ai fini urbanistici. La procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale è quella deputata ad autorizzare la realizzazione dell’impianto e garantisce la partecipazione di tutti i portatori di interesse.

Il fosso che attualmente risulta dalla cartografia catastale non è più operativo da diversi anni, in quanto sostituito da un canale artificiale. Il progetto di realizzazione del Tmv prevede un diverso posizionamento del canale, idoneo a mettere in sicurezza l’area circostante, procedura standard e assolutamente legittima.

Il termovalorizzatore non utilizzerà l’acqua delle falde né tantomeno dei laghi ma acqua riciclata.

La distanza del Termovalorizzatore da abitazioni e campi non solo è conforme ai requisiti di legge, ma maggiore di quella di molti termovalorizzatori italiani ed europei.

A completezza di informazione aggiungiamo che il precedente piano rifiuti prevedeva la realizzazione di una megadiscarica a Roma”.