Raccolta differenziata al 55,71% in Liguria nel 2021, in aumento rispetto al 53,46% dell’anno precedente e con un dato che segna oltre 17 punti percentuali in più rispetto al 38,63% del 2015. La Provincia della Spezia conferma il suo primato con il 75,12% di raccolta differenziata, seguita da quella di Savona, al 63,55% entrambe in aumento di circa un punto rispetto al 2020.
Sale leggermente anche la Provincia di Imperia che arriva al 53,53%, mentre la Città Metropolitana di Genova si attesta al 48,40% con un aumento di 3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Migliora la prestazione del Comune di Genova, che arriva alla soglia del 40% (39,92%).
È quanto emerge dal report approvato dalla Giunta regionale con i risultati di raccolta differenziata ottenuti da ciascun comune ligure nel 2021 e l’accertamento contestuale del contributo che 79 comuni liguri dovranno versare entro il 30 settembre 2022 per un totale di 519.991,04 euro: gran parte del contributo è dovuto dal Comune di Genova (362.588 euro, rispetto ai 778.768 euro dell’anno precedente).
“Siamo cresciuti di 20 punti percentuali in sei anni di applicazione dall’entrata in vigore della legge voluta da questa giunta – commentano il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone – con la radicale riforma del sistema. È un risultato straordinario. E nonostante anche il 2021 sia stato un anno complesso a causa della pandemia, il trend della raccolta differenziata in Liguria continua a migliorare. Il prossimo Piano che stiamo per varare pone come obiettivo il 67% di raccolta differenziata entro i prossimi 6 anni”.
Sono 132 (due in meno rispetto al 2020) i Comuni che hanno raggiunto e superato il 65% della raccolta differenziata (erano 120 del 2019, 110 del 2018, 100 del 2017, 63 del 2016 e 32 del 2015): avranno diritto, a partire dal mese di luglio, allo sgravio fiscale per il conferimento in discarica della frazione residua, articolato in fasce di risultato, dal 30% al 70% dell’importo base.