Inceneritore Roma: la Commissione petizioni Ue esprime preoccupazioni e chiede chiarimenti a Gualtieri

La Commissione per le petizioni del Parlamento europeo ha scritto al Sindaco Gualtieri, chiedendo chiarimenti sull’inceneritore di Roma dopo la petizione firmata da oltre 13.000 cittadini. Nell’audizione del 18 marzo a Bruxelles sono stati sollevati dubbi sull’impatto ambientale, sanitario e paesaggistico dell’impianto. La Commissione ha evidenziato l’incompatibilità con gli obiettivi climatici UE e ha chiesto trasparenza sulle procedure. L’Unione dei Comitati parla di un passaggio decisivo e annuncia nuove mobilitazioni

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La Commissione petizioni del Parlamento Europeo ha inviato una lettera al Sindaco e Commissario Straordinario ai Rifiuti Roberto Gualtieri e all’Ambasciatore Vincenzo Celeste, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Unione Europea. La comunicazione ufficiale arriva a seguito della petizione n. 1263/2024, presentata da Alessandro Lepidini a nome dell’Unione dei Comitati contro l’inceneritore, e sottoscritta da oltre 13.000 cittadini. Durante l’audizione del 18 marzo 2025 a Bruxelles, il firmatario ha illustrato i gravi rischi ambientali e sanitari legati alla realizzazione dell’impianto, che tratterà 600.000 tonnellate di rifiuti l’anno.

Tra le principali criticità evidenziate: l’aumento delle emissioni di CO2, il rilascio di diossine e metalli pesanti, e un impatto diretto sulla qualità dell’aria e sulla salute della popolazione. La Commissione sottolinea che l’operatività dell’impianto fino al 2062 sarebbe in netto contrasto con gli obiettivi europei di neutralità climatica entro il 2050, così come con i principi di economia circolare sanciti dai Regolamenti UE 2020/852 e 2021/1119.

Preoccupazione anche per la localizzazione dell’impianto, previsto in una zona ad alto valore naturalistico, culturale e turistico, con parchi, riserve e aree agricole potenzialmente esposte a danni significativi.

Nel documento firmato dal Presidente della Commissione, Bogdan Rzońca, si invitano le autorità locali italiane a verificare attentamente le criticità e a fornire dati aggiornati sull’attuazione del Piano di Gestione dei Rifiuti e garantire la conformità con le normative europee. I deputati europei hanno espresso preoccupazioni unanimi, invocando il principio di precauzione a tutela della salute pubblica, dell’ambiente e dei diritti fondamentali dei cittadini europei.

A commentare l’iniziativa l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore, dichiara: “La lettera della Commissione petizioni sulle criticità dell’inceneritore mette per la prima volta alle strette Roberto Gualtieri”.

“Le evidenti criticità – continua la nota – che abbiamo sollevato sono importanti, documentate o documentabili e non hanno quindi lasciato indifferente la Commissione. Sono anni che evidenziamo in eventi, convegni e in piazza tutti gli impatti nefasti di tali decisioni e, per la prima volta, sono messi nero su bianco in una lettera formale di un’autorità pubblica preposta. Quanto abbiamo esposto investe una vasta gamma di aspetti che vanno dalle emissioni, alla salute, dalla neutralità climatica al principio DNSH, dalle produzioni locali a paesaggio

I comitati, poi, aggiungono che l’aspetto che ritengono particolarmente significativo riguarda l’attenzione della Commissione alla trasparenza procedurale ma anche il richiamo al principio di precauzione che continueremo a invocare in tutte le sedi”.

“A chiudere il cerchio, ricostruendo l’itinerario di iniziative di un anno, proprio dove iniziammo la raccolta delle oltre 13 mila firme a sostegno della petizione popolare, – conclude la nota – venerdì 11 aprile alla manifestazione che si terrà davanti al sito dalle ore 18.00, sarà data lettura pubblica della lettera che dalla Commissione petizioni hanno inviato a Gualtieri e per conoscenza alla rappresentanza a Bruxelles.”

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