Martedì 27 novembre, il Parlamento europeo ha ratificato la legge sul ripristino della natura (Nature Restoration Law) con un voto favorevole di 329, contrari 275, e 24 astenuti. Questa significativa adozione risponde alle richieste provenienti da oltre un milione di cittadini, 100 imprese, 600 scienziati e 200 organizzazioni non governative, tutti uniti nell’auspicio che questa legge pionieristica diventi una realtà tangibile.
“La legge sul ripristino della natura – scrive in una nota il WWF – rappresenta un’opportunità storica per riportare la natura e il benessere delle persone al centro dei nostri valori. In un momento in cui l’Europa e l’Italia sono afflitte da eventi catastrofici come inondazioni, siccità e incendi, questa legislazione è destinata a contribuire significativamente a garantire un futuro più sicuro e sano per i cittadini europei”.
“Nonostante gli sforzi dei gruppi di estrema destra e dei conservatori, che sono stati alimentati dalla disinformazione orchestrata dalle lobby anti-ambientaliste nel tentativo di bocciare il provvedimento – prosegue l’organizzazione ambientalista – la maggioranza dei parlamentari ha mantenuto la fedeltà al processo democratico europeo, approvando l’accordo già adottato lo scorso novembre”.
La fase conclusiva del procedimento richiede ora l’approvazione formale da parte degli Stati membri, prevista tra marzo e aprile di quest’anno. Il WWF si domanda se “il Governo italiano e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, continueranno a opporsi all’approvazione di questa legge, rischiando un isolamento senza precedenti in Europa”.
Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia, ha dichiarato: “L’approvazione della legge sul ripristino della natura costituisce la risposta più efficace alla campagna di disinformazione condotta contro le politiche del Green Deal europeo negli ultimi mesi. Siamo soddisfatti della scelta degli Eurodeputati di ascoltare la scienza e respingere posizioni populiste e antiscientifiche. Ora chiediamo al Governo italiano di cambiare rotta e approvare una legge essenziale per il benessere della natura e delle persone”.