Il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge sul clima, concordata informalmente con gli Stati membri in aprile, con 442 voti favorevoli, 203 contrari e 51 astensioni. La nuova legge trasforma l’impegno politico del Green Deal europeo per la neutralità climatica UE entro il 2050 in obbligo vincolante.
La normativa aumenta l’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030 dal 40% al 55% rispetto al 1990. Inoltre, un’imminente proposta della Commissione sul regolamento LULUCF per regolare le emissioni e le rimozioni di gas serra dall’uso del suolo (dal cambiamento di uso del suolo e dalla silvicoltura), aumenterà i pozzi di carbonio dell’UE e quindi aumenterà de facto l’obiettivo dell’UE per il 2030 al 57%.
L’accordo dovrebbe essere formalmente approvato a breve dal Consiglio Europeo. Il Regolamento sarà poi pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. La Commissione prevede di presentare una serie di proposte il 14 luglio 2021 affinché l’UE possa raggiungere il più ambizioso obiettivo del 2030.
Il bilancio dei gas serra deve guidare il prossimo obiettivo del 2040
La Commissione presenterà una proposta per un obiettivo per il 2040 al più tardi sei mesi dopo la prima revisione globale nel 2023 prevista dall’Accordo di Parigi. In linea con la proposta del Parlamento, la Commissione pubblicherà la quantità massima di emissioni di gas serra che l’UE può emettere fino al 2050 senza mettere in pericolo gli impegni dell’UE nell’ambito dell’accordo. Questo cosiddetto “bilancio di gas serra” sarà uno dei criteri per definire l’obiettivo rivisto dell’UE per il 2040.
Entro il 30 settembre 2023, e successivamente ogni cinque anni, la Commissione valuterà i progressi collettivi fatti da tutti i paesi dell’UE, così come la coerenza delle misure nazionali, verso l’obiettivo UE per la neutralità climatica entro il 2050.
Comitato consultivo scientifico europeo sul cambiamento climatico
Data l’importanza della consulenza scientifica indipendente, e sulla base di una proposta del Parlamento, sarà istituito un Comitato consultivo scientifico europeo sul cambiamento climatico per monitorare i progressi e valutare se la politica europea è coerente con questi obiettivi.
Il Parlamento ha svolto un ruolo importante nello spingere per una legislazione climatica UE più ambiziosa e ha dichiarato un’emergenza climatica il 28 novembre 2019.
La relatrice del Parlamento Jytte Guteland (S&D, Svezia) ha dichiarato: “Sono orgogliosa che finalmente abbiamo una legge sul clima. Abbiamo confermato un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di almeno il 55%, più vicino al 57% entro il 2030 secondo il nostro accordo con la Commissione. Avrei preferito andare anche oltre, ma questo è un buon accordo basato sulla scienza che farà una grande differenza. L’UE deve ora ridurre le emissioni nel prossimo decennio, più di quanto abbia fatto nei tre decenni precedenti messi insieme. Abbiamo obiettivi nuovi e più ambiziosi che possono ispirare altri paesi a fare un passo in avanti”.