Il 16 gennaio è stato presentato a Bari a Villa Romanazzi Carducci il dossier della XVI edizione di ‘Comuni Ricicloni’, che premia i comuni con i migliori sistemi di gestione dei rifiuti urbani con l’obiettivo di implementare quantitativamente e qualitativamente la raccolta differenziata. Il documento è stato presentato durante la quarta edizione di Ecoforum “Economia circolare 2030 – Priorità, cantieri e strumenti per raggiungere gli obiettivi europei”, organizzato da Legambiente con il patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Puglia e in collaborazione con Conai.
All’Ecoforum ha partecipato l’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani, intervenuta nel corso del talk “Le sfide dell’economia circolare”, moderato dalla presidente di Legambiente Puglia Daniela Salzedo e a cui hanno preso parte anche Vito Leccese (sindaco di Bari), Fabio Costarella (vicedirettore generale CONAI), Carmine Pagnozzi (direttore generale Biorepack), Stefano Ciafani (presidente nazionale Legambiente).
Dal dossier emerge che in quasi tutti i 257 Comuni pugliesi è ormai presente la raccolta differenziata e che, nonostante un lieve incremento rispetto allo scorso anno, il territorio nel suo insieme ancora non raggiunge il 65% di rd, fermandosi al 59%, mentre l’anno precedente era al 58,6%. La regione è quindi sestultima in Italia, che ha una media nazionale di differenziata del 66,6%. Riflettori ancora accesi poi sull’impiantistica debole: è infatti necessario incrementare il numero degli impianti, dice Legambiente, diventando così competitivi rispetto al resto del Paese.
Sono invece otto i Comuni rifiuti free, tutti con meno di 15.000 abitanti, ma “restano inaccettabili i numeri della raccolta differenziata su Taranto e Foggia – dice Nanni Palmisano, direttore di Legambiente Puglia -. A Bari il servizio porta a porta è partito in diversi quartieri, ma occorre accelerare per coprire l’intero tessuto urbano. Un discorso a parte meritano i Comuni costieri, su cui l’impatto antropico va gestito programmando in modo mirato il servizio di raccolta dei rifiuti. I numeri, che oggi abbiamo raccontato, sono sempre il risultato del lavoro sinergico fra le amministrazioni, i cittadini e le aziende di raccolta che operano sul territorio. Un ulteriore tassello è l’attività di controllo delle forze dell’ordine che ci permette di contrastare i fenomeni illeciti del ciclo dell’economia circolare.”
L’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani: “La Regione Puglia è attiva nel supporto ai Comuni per la realizzazione di Centri Comunali di Raccolta. In particolare, nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027 è stato adottato l’Avviso per il finanziamento di interventi progettuali finalizzati all’adeguamento alle vigenti norme in materia di centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con istanze acquisite da 54 Comuni pugliesi, di cui 31 ammesse a finanziamento. Inoltre si sta procedendo con la predisposizione di un nuovo avviso per la realizzazione di centri comunali di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nell’ambito dei finanziamenti PR Puglia 2021-27. Inoltre, nell’ambito della programmazione FSC, sono stati previsti progetti di potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata destinati ai Comuni capoluogo di Provincia (Taranto, Foggia, Bari, Brindisi) che registrano difficoltà nel raggiungere livelli di raccolta differenziata in linea con gli obiettivi nazionali, tra i quali interventi c’è la fornitura di cassonetti stradali o su isole ecologiche interrate ad accesso controllato, in grado di identificare il conferitore, dotate di sistemi per la verifica del grado di riempimento. Le forniture potranno essere completate con l’approvvigionamento di dotazioni hardware/software”.
La Regione, inoltre, supporta costantemente gli enti locali nell’attuazione della strategia regionale per il contrasto al fenomeno degli abbandoni dei rifiuti in Puglia, che rischia di inficiare la promozione turistica e la valorizzazione del territorio.
Inoltre, tenuto conto che il Piano di Gestione dei Rifiuti, quale strumento dinamico, in costante aggiornamento sotto il profilo del quadro conoscitivo e delle evoluzioni normative, potrà essere implementato e aggiornato, le strutture regionali sono al lavoro per garantire la resilienza del sistema di gestione dei rifiuti regionale e valutare l’evoluzione nel tempo dei fabbisogni impiantistici”.
“In questo modo” conclude l’assessora Triggiani “sono state poste le basi per dotare il territorio regionale di una filiera industriale dell’economia circolare, coinvolgendo tutti gli stakeholders istituzionali e sociali, nell’auspicio di assicurare benefici concreti ai Comuni ed ai cittadini pugliesi, con la raccomandazione che rimane un impegno di tutti favorire la chiusura del ciclo rifiuti e contribuire per una raccolta differenziata che sia buona e utile ”.