Il 25 gennaio a Lecce è stato presentato il progetto di mobilità condivisa “Lecce Share”, finanziato dalla Regione Puglia attraverso le “Risorse del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Trasporto Pubblico Locale” del Ministero dei Trasporti. Il progetto partirà ufficialmente il 1° febbraio 2024 per terminare entro il 30 giugno 2025.
La finalità di Lecce Share – spiega una nota del comune salentino – è quella di incentivare la mobilità sostenibile attraverso l’integrazione del servizio di Trasporto Pubblico Urbano con i servizi di sharing già presenti in città, ovvero monopattini, biciclette elettriche, biciclette tradizionali. Gli utenti che usufruiranno dei servizi di mobilità condivisa potranno risparmiare fino al 95% sugli abbonamenti dedicati allo sharing. Coloro che utilizzano il Trasporto Pubblico Urbano SGM, acquistando un abbonamento mensile personale (ordinario, agevolato o universitario) avranno la possibilità di integrarlo con l’abbonamento scontato ad uno dei due servizi di sharing disponibili, monopattini/biciclette elettriche (Bit Mobility) o biciclette a trazione muscolare (Lebike), o ad entrambi.
Le scontistiche riservate agli utilizzatori dei servizi di sharing variano dall’85% al 95%, a seconda della scelta effettuata e degli abbonamenti del TPL acquistati (ordinari, con agevolazioni o gratuità). Ad esempio, chi acquista un abbonamento mensile ordinario al TPL, che ha un costo di 29 euro, aggiungendo 1,50 euro otterrà anche un mese di abbonamento Lebike, con 3 euro, invece, potrà utilizzare i due servizi di sharing Bit Mobility, monopattini e biciclette elettriche, per un totale mensile di 120 minuti, con sblocchi illimitati. Con 4,50 euro potrà utilizzare sia monopattini/biciclette elettriche (Bit Mobility) che biciclette a trazione muscolare (Lebike).
Maggiori le scontistiche per chi usufruisce di abbonamenti agevolati. Uno studente universitario, ad esempio, che paga 12 euro per un abbonamento mensile al TPL, con solo 1 euro in più otterrà un mese di abbonamento Lebike, con 2 euro, invece, potrà utilizzare monopattini e biciclette elettriche, sempre per un totale mensile di 120 minuti, con sblocchi illimitati. Se vorrà utilizzare tutti i servizi di sharing disponibili pagherà 3 euro in più. Infine, per chi ha diritto alla gratuità del servizio TPL, lo sconto sui servizi di sharing arriva al 95%.
“Per facilitare la fruizione del servizio di mobilità condivisa e renderlo ancora più smart – ha concluso il Comune di Lecce -, i ticket integrati (bus+sharing) saranno disponibili in formato digitale sulle piattaforme elettroniche di vendita ad oggi già attive per il Trasporto Pubblico, ovvero MooneyGo e DropTicket. L’utente potrà scegliere online, oltre ai consueti abbonamenti al servizio di Trasporto Pubblico Urbano, anche i nuovi abbonamenti integrati bus+bici, bus+elettrico, oppure bus+bici+elettrico. Dopo il pagamento la piattaforma rilascerà, oltre all’abbonamento al servizio di Trasporto Pubblico Urbano, un codice alfanumerico per l’attivazione di ciascuno dei servizi di sharing scelti dall’utente, utilizzando le App Weelo di LeBike e BIT.
Informazioni dettagliate sulle modalità di utilizzo dei codici sono già disponibili sul sito SGM alla pagina www.sgmlecce.it/servizi/trasporto-pubblico/lecce-share“.
“Il biglietto integrato è un servizio innovativo molto richiesto dai cittadini – ha detto l’assessore alla Mobilità sostenibile Marco De Matteis – e con Lecce Share lo stiamo attuando nell’ottica di una modalità di trasporto collettivo e condiviso. Con l’augurio che questa iniziativa possa essere da stimolo anche per attivare collaborazioni simili anche con altre aziende di mobilità che non operano soltanto a Lecce. Questo progetto ci permette di rivendicare anche alcune azioni come Amministrazione abbiamo portato avanti con convinzione in questi anni: se oggi è possibile stringere un accordo del genere, è dovuto al fatto che siamo stati fra i primi a credere nella micromobilità, nel flot-sharing (monopattini, bici e scooter elettrici), e abbiamo voluto ripristinare le postazioni in città di bikesharing (mancano le ultime tre). Inoltre, stiamo lavorando sull’integrazione di altri servizi anche turistici, penso alle cargo bike e alle hand bike. Sono le basi che stiamo gettando per il futuro e per questo non ci lasciamo sfuggire nessun bando di finanziamento. Ringrazio la Sgm e le aziende partner Bit e Bicinincittà per l’adesione e la condivisione del progetto”.