Il “Manifesto per Città30 e strade sicure e vitali – Insieme verso la vision zero contro la violenza stradale”, sarà sottoscritto anche dal Comune di Lecce. La giunta comunale ha deliberato l’adesione della città all’iniziativa promossa da Fondazione Luigi Guccione e già sottoscritta dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ANCI, Vivinstrada, Legambiente, ACI – Automobile Club d’Italia, Streets for Life #Love30 – Inviato speciale del Segretario Generale UN sicurezza stradale, ASVIS – Agenzia italiana per lo sviluppo sostenibile, Kyoto Club, FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, AMODO – Alleanza Mobilità Dolce, Confindustria – ANCMA Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, Il Muro della Memoria, Marco Pietrobono ONLUS, Fondazione Michele Scarponi.
Il manifesto segnala per l’Italia, sulla scorta delle disposizioni in essere in altri Stati dell’Unione Europea, la necessità di “assumere anche a livello nazionale, a supporto delle scelte degli Enti locali, la politica delle ‘Città 30’, ossia della generalizzazione del limite massimo dei 30 km/h in ambito urbano almeno sulla rete viaria secondaria”. Una necessità che scaturisce da due dati: la stragrande parte degli scontri e investimenti stradali (il 73,3% per Istat, 2020) avviene sulle strade urbane, dove convivono nello spazio pubblico veicoli a motore, ciclisti, pedoni, bambini, anziani, disabili; la violazione dei limiti massimi di velocità è in assoluto una delle prime tre cause dell’incidentalità stradale in Italia (Istat, 2020).
Il manifesto propone anche altre misure come mantenere il limite dei 50 km/h sulle strade urbane di scorrimento (tipo D) e promuovere invece quello dei 30 km/h sulle strade di quartiere e locali (tipo E e F), ferma restando l’autonomia dei Comuni nella classificazione delle strade; destinare ai Comuni, nell’ambito delle risorse del PNSS 2030, fondi adeguati e vincolati per la realizzazione di interventi di gestione e controllo della velocità, adottando dal punto di vista progettuale ed esecutivo, tecniche consolidate come il traffic calming, l’implementazione di “zone 30” e “isole ambientali” per ridisegnare le città e progettare ambienti urbani e spazi pubblici sicuri, di qualità e con elevati standard di accessibilità e fruibilità, da parte di tutti gli utenti.
“Nella nostra città nel 2022 la Polizia Locale di Lecce ha rilevato, complessivamente 746 sinistri stradali che hanno causato 375 feriti, di cui 4 morti e 11 in prognosi riservata – dichiara il vicesindaco e assessore alla Polizia Locale Sergio Signore – molti di questi incidenti si sarebbero potuti evitare se le auto avessero percorso le strade a velocità più limitata. Per questo è necessario intraprendere anche a Lecce il percorso verso una città 30, che garantisca sulle strade secondarie un limite più basso ed è necessario continuare a investire, come l’amministrazione sta facendo, su marciapiedi più ampi, protezioni per i pedoni, piste ciclabili in sede protetta, sulla promozione del trasporto pubblico, per fare in modo che i cittadini possano muoversi con sempre maggiore sicurezza”.
“La città 30 è un obiettivo che dobbiamo raggiungere dotando le nostre città di adeguate infrastrutture a servizio della sicurezza stradale, finalizzate alla riduzione della velocità delle auto, alla protezione degli utenti deboli della strada, alla promozione della mobilità sostenibile e dei mezzi di trasporto alternativi all’auto – dichiara l’assessore alla Mobilità sostenibile Marco De Matteis – la città 30 è quella nella quale si riduce l’incidentalità, si mette al primo posto la sicurezza, si salvano vite umane, non a caso il Manifesto è sottoscritto da associazioni che nascono da esperienze tragiche e si battono per fermare la strage stradale”.