Il ritorno alla didattica in presenza ha coinciso con un aumento del traffico e dell’inquinamento davanti ai plessi scolastici, con auto parcheggiate “solo per un minuto” sui marciapiedi e bambini che camminando all’altezza dei tubi di scappamento respirando aria inquinata, con concentrazioni di NO2 anche 7 volte più elevate della soglia indicata dalle linee guida dell’OMS a tutela della salute umana (fonte Cittadini per l’Aria).
Ma oltre che dall’inquinamento, gli ingressi delle scuole sono caratterizzati da traffico e ingorghi di auto in doppia fila che impediscono ai bambini di muoversi in sicurezza con importanti conseguenze sulla loro salute. Il 73% dei bambini in età scolare infatti non si reca a scuola a piedi o in bicicletta, forme di spostamento che permetterebbero loro anche di effettuare la sana attività motoria minima di 300 minuti a settimana, come raccomandato dall’OMS, e di combattere sovrappeso e obesità, condizioni che coinvolgono il 20,4% e il 9,4% dei bambini (Indagine “OKkio alla Salute”, 2019).
Accompagnare i figli a scuola, una routine quotidiana di migliaia di persone, ogni giorno, può però diventare un’attività piacevole e sana per genitori, figli e collettività, se anche il luogo scolastico fosse pensato e progettato per incentivare l’abbandono dell’auto privata, a favore della mobilità attiva, scegliendo quindi di camminare o usare la bici.
Per ridurre quindi la principale fonte di inquinamento e confusione negli orari di punta di fronte alle scuole e invogliare le famiglie a muoversi in modo sostenibile il Decreto Semplificazioni (76/2020) ha introdotto il concetto di “Zona scolastica”, che definisce una “zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente”.
In occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e della Campagna Clean Cities “Tutti giù per strada”, con cui una rete di associazioni hanno lanciato un appello ai sindaci delle città di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Parma, Olbia e Fano chiedendo piani ambiziosi per chiudere al traffico le strade delle scuole nelle proprie città, viene presentata la pubblicazione “Strade Scolastiche – Nuove piazze per le città”, un breve compendio sui vantaggi e strumenti per gli studenti e per le città nel ridurre la presenza di automobili in prossimità dei plessi scolastici che ha l’obiettivo di aiutare cittadini e comuni nella realizzazione e diffusione delle zone scolastiche
La pubblicazione, gratuita e scaricabile dal sito Bikeitalia.it, ha l’obiettivo di cambiare il volto delle strade davanti alle scuole, trasformando anonimi spazi grigi, spesso utilizzati come parcheggio in nuove piazze colorate, verdi e attrezzate con aree da destinare al gioco e alla socializzazione delle persone.
L’ebook è frutto della partnership tra Bikenomist, editore della pubblicazione, il sito di informazione sulla ciclabilità Bikeitalia.it e il brand Metalco, leader mondiale nella produzione di arredo urbano, impegnato nel “Social Design for Real Life” così come racconta Alberto Mattiello, Content Creator del gruppo: “I nostri figli trascorrono il 90% del loro tempo in ambienti interni chiusi, per questo gli spazi pubblici all’aperto diventano importanti per lo sviluppo di uno stile di vita più sano. Le Strade Scolastiche sono parte di un puzzle strategico, volto a migliorare il benessere delle nostre famiglie, degli insegnanti e degli studenti oltre alla vivibilità e alla sicurezza dei quartieri in cui le scuole sono inserite”.
La necessità di realizzare un documento dedicato alle strade scolastiche è nata durante la prima edizione del simposio pubblico “mobilitARS – dell’arte della mobilità urbana del III millennio”, evento curato da Bikenomist lo scorso febbraio e che ha coinvolto professionisti impegnati nella ricerca e studio di approcci, strumenti, soluzioni e tecniche per ricostruire città sane e resilienti. “La transizione ecologica richiede una revisione delle nostre abitudini anche sul piano della mobilità individuale: il tragitto casa scuola è uno di questi. Abbiamo raccolto le istanze provenienti da moltissime realtà sparse su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo unico di aiutare famiglie e istituzioni nel cambiare le strade davanti alle scuole italiane, creando luoghi più salubri e sicuri, dove sia più semplice per tutti muoversi, giocare o stare all’aria aperta” ha raccontato uno degli autori dell’ebook, Gabriele Sangalli, urbanista di Bikenomist.
In attesa della seconda edizione di mobilitARS, che si terrà a Reggio Emilia dal 27 al 29 maggio 2022, l’ebook sulle strade scolastiche si pone come un utile strumento di lavoro e di dibattito.
All’interno dell’ebook, oltre alla guida alla realizzazione delle strade scolastiche è infatti disponibile anche un kit di comunicazione composto da poster, volantini e striscioni da utilizzare per richiedere una strada scolastica nel proprio comune o quartiere di residenza.
Per scaricare l’ebook: