La sindaca di Parigi Hidalgo mantiene la promessa e si tuffa nella Senna per la balneabilità dei fiumi

"Senza i Giochi Olimpici, non l'avremmo fatto. Recuperare il fiume per i suoi abitanti, per fare il bagno... Immaginate, tra un anno, un sito di balneazione qui, una piscina, per tutti coloro che vorranno venire a nuotare - ha detto Hidalgo che si è immersa in zona Ponte Marie - E avremo altri tre siti di balneazione. Abbiamo bisogno di adattare le nostre città al cambiamento climatico e ritrovare il fiume. L'argine è stata una prima conquista con le sue strade pedonali, adesso saremo in grado di immergerci in acqua"

Dopo la ministra dello Sport Amélie Oudéa-Castéra sabato, anche Anne Hidalgo si è tuffata e ha nuotato nella Senna per promuoverne la balneabilità. Accompagnata dal capo di Parigi 2024, Tony Estanguet, e dal prefetto di Ile-de-France, Marc Guillaume, la sindaca di Parigi ha mantenuto la promessa e mercoledì 17 luglio ha fatto il bagno nel fiume, a nove giorni dall’inizio delle Olimpiadi. Il tuffo era stato rimandato più volte sia per le cattive condizioni meteo che per lo svolgimento delle elezioni legislative.

“Senza i Giochi Olimpici, non l’avremmo fatto. Recuperare il fiume per i suoi abitanti, per fare il bagno… Immaginate, tra un anno, un sito di balneazione qui, una piscina, per tutti coloro che vorranno venire a nuotare – ha detto Hidalgo che si è immersa in zona Ponte Marie – E avremo altri tre siti di balneazione. Abbiamo bisogno di adattare le nostre città al cambiamento climatico e ritrovare il fiume. L’argine è stata una prima conquista con le sue strade pedonali, adesso saremo in grado di immergerci in acqua”.

Eco dalle Città sostiene da sempre la necessità di recuperare la fruibilità dei fiumi balneabili. Negli anni il notiziario ha promosso e partecipato al celebre “Big Jump”, il tuffo in contemporanea nei fiumi europei per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle amministrazioni la questione della balneabilità dei grandi corsi d’acqua in città. (Qui il tuffo nel Po del 2009). Fino alla metà del ‘900 il bagno si faceva anche nelle città italiane, poi i fiumi sono diventati più inquinati e/o più controllati e sono scattati i divieti di balneazione. Nei primi anni 2000 è però iniziato un recupero sia pratico-igienico sia culturale della qualità dei fiumi e bagnarsi in città sta tornando possibile.