La Scozia ha avviato una moratoria sugli inceneritori. Il 17 novembre la ministra scozzese all’Economia Circolare, Lorna Slater, ha dichiarato in parlamento che verrà avviata un’importante revisione sul ricorso all’incenerimento come modalità di gestione rifiuti, il cui lavoro verrà affidato al dottor Colin Church, amministratore delegato dell’Institute of Materials, Minerals and Mining e presidente della Circular Economy Task Force.
La ministra, che ricordiamo è stata nominata in uno storico accordo di cooperazione tra il governo autonomo di Nicola Sturgeon e i Verdi ad agosto, ha spiegato che per sostenere la revisione, che fa parte proprio dell’accordo, le autorità di pianificazione d’ora in poi devono notificare ai ministri qualsiasi decisione riguardante gli impianti di incenerimento, fino alla fine del periodo di verifica. Una misura simile a quella intrapresa per la moratoria sul fracking.
Contestualmente a queste novità, Slater ha anche annunciato i primi 7 milioni di sterline sui 70 complessivi del “Fondo per il miglioramento del riciclo”, stanziato dal governo per finanziare le autorità locali nell’aumentare i tassi di riciclo dei materiali. “L’economia circolare è al centro della risposta della Scozia all’emergenza climatica – ha dichiarato la ministra – e contribuirà a ridurre drasticamente la quantità di rifiuti prodotti nel nostro paese. Dobbiamo trovare modi migliori per gestire i rifiuti che la nostra economia sta attualmente creando. Ecco perché sono lieta che il dottor Colin Church porti la sua vasta esperienza”.
Janek Vahk di Zero Waste Europe, ha dichiarato: “Accogliamo con favore l’annuncio che la revisione dell’incenerimento del governo scozzese includerà una moratoria su tutte le applicazioni di incenerimento dei rifiuti attuali e nuove. Questo è un passo necessario per invertire l’attuale corsa all’incenerimento e passare a una gestione più sostenibile dei rifiuti residui in linea con l’agenda per il clima e l’economia circolare. Indipendentemente da questa moratoria, ZWE chiede un divieto permanente dell’incenerimento dei rifiuti”.