La Campania aggiorna il suo piano rifiuti puntando ad una raccolta differenziata al 65%, da raggiungere entro il 2025, nuovi impianti per l’organico operativi entro il 2029 e nessuna nuova discarica o inceneritore.
La Giunta regionale, nella seduta del 25 luglio, ha approvato in via definitiva il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, che aggiorna il precedente piano approvato a fine 2016 (pubblicato sul BURC n. 88 del 21/12/2016).
L’aggiornamento parte dall’analisi della situazione attuale (produzione e caratteristiche dei rifiuti urbani con i diversi trend di raccolta differenziata negli Ambiti Territoriali Ottimali), con una ricognizione degli impianti già esistenti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani, per poi esplicitare i programmi, le linee guida e i criteri di localizzazione degli impianti.
Il documento sposta più avanti gli obiettivi non ancora raggiunti, a partire da quello sulla raccolta differenziata al 65%, che doveva essere raggiunto nel 2020, mentre adesso il nuovo obiettivo dice 2025, con limite massimo al 2030. Questo senza costruire ulteriori impianti di incenerimento – oltre a quello operante ad Acerra – né nuove discariche, ma avviando entro il 2029 i nuovi impianti di riciclo dedicati alla frazione organica e arrivando in questo modo a coprire l’intero fabbisogno di trattamento regionale.
“Puntando sulla raccolta differenziata e sull’economia circolare, senza la previsione di ulteriori impianti di termovalorizzazione, l’Aggiornamento conferma nella attuale cornice normativa, territoriale e socioeconomica, l’obiettivo di creare un sistema efficiente, superare le sanzioni europee e raggiungere l’autosufficienza regionale”, commenta il sen. Enzo De Luca, Presidente dell’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti in Campania.
Questi obiettivi, in linea con quelli del piano precedente, sono anche propedeutici a proseguire nella “strategia” avviata dalla Regione per conformarsi alla Sentenza di Condanna della Corte di Giustizia europea del 2015 per la crisi rifiuti in Campania (infrazione rifiuti C-653/13). “Si tratta di un passaggio cruciale per il territorio regionale che, esattamente dopo nove anni dalla condanna europea dell’Italia per la crisi dello smaltimento dei rifiuti avvenuta tra il 2008 e il 2009, oggi grazie al Presidente Vincenzo De Luca e al Vice Presidente con delega all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, vede la soluzione definitiva ormai prossima”, ha detto De Luca.