Dai riciclatori europei arriva un allarme sul mercato europeo del riciclo della plastica. “La crescente flessione della domanda di prodotti riciclati, la riduzione degli investimenti nel riciclo e l’aumento delle importazioni, di prodotti extra Ue hanno soffocato l’industria europea del riciclo della plastica negli ultimi anni”, recita una nota dell’associazione Plastics Recyclers Europe, che invoca urgenti azioni a livello comunitario per affrontare una situazione che ha già portato alla chiusura di alcuni impianti nel 2023 e nel 2024.
All’inizio di quest’anno, l’industria del riciclo plastico aveva già messo in evidenza i problemi di un mercato difficile. “Dieci mesi dopo – dice PRE – la questione principale da affrontare continua ad essere il preoccupante aumento delle importazioni di polimeri nell’Unione europea, accompagnate da affermazioni discutibili di contenuto riciclato e nessuna misura efficace di tracciabilità”.
L’associazione chiede di “limitare l’ingresso sul mercato comunitario di materiali e prodotti che non soddisfano i requisiti ambientali Ue, come – per altro – viene raccomandato nel rapporto Draghi sulla competitività dell’Europa. Un contesto di parità è ritenuto fondamentale per rendere la transizione verde sostenibile e salvaguardare la competitività dell’industria europea nel lungo termine”.
“Le misure e gli obiettivi introdotti dalla legislazione Ue devono essere attuati con urgenza ed efficacia – sostengono i riciclatori europei -. Tuttavia, considerando il rallentamento della crescita industriale, il raggiungimento di questi obiettivi è attualmente irrealistico, poiché le capacità di riciclo dovrebbero almeno raddoppiare entro il 2030″.
PRE esorta quindi le istituzioni europee ad agire immediatamente “per creare un vero mercato unico circolare per i rifiuti di plastica e il loro riciclo. Sono necessarie misure immediate per affrontare i problemi chiave che minacciano l’infrastruttura esistente di selezione e riciclo della plastica, oltre che i futuri investimenti. Senza queste misure, il futuro del riciclo della plastica appare incerto, una situazione che non possiamo permetterci per la competitività e per un futuro sostenibile in Europa”.