Il sondaggio promosso da Biorepack tramite l’app Junker ha registrato la partecipazione di quasi 10.000 persone. L’obiettivo era valutare il livello di conoscenza degli imballaggi e dei manufatti realizzati in bioplastica compostabile. I risultati hanno rivelato una notevole consapevolezza da parte dei partecipanti, i quali non solo dimostravano di conoscere questo materiale innovativo, ma anche di essere informati sul corretto metodo di differenziazione.
Per l’esattezza, ben l’80,5% degli utenti coinvolti ha affermato di conoscere la bioplastica compostabile. Alla domanda relativa alla capacità di distinguere un oggetto in bioplastica da uno in plastica, l’86% degli intervistati ha risposto di saperlo fare, anche se, di questi, il 61,9% ha dichiarato di aver bisogno di controllare l’etichetta. Solo il 14% non vede differenze tra bioplastica e plastica, o non sa come fare per distinguerle. E per quando riguarda la raccolta differenziata? La stragrande maggioranza degli utenti (84,4%) sa che la bioplastica compostabile deve essere conferita nell’umido.
Il sondaggio ha inoltre evidenziato il fatto che i sacchetti per l’ortofrutta e le buste per la spesa sono ormai prodotti largamente conosciuti dai consumatori. Ma anche le nuove applicazioni della bioplastica compostabile – come ad esempio le stoviglie, le capsule del caffè e le vaschette della gastronomia – stanno acquisendo sempre più notorietà. Per quanto riguarda invece i marchi di compostabilità certificata, il 50% dei rispondenti ha riconosciuto quelli corretti tra quelli proposti. La maggior parte degli utenti (59%) ha dichiarato di averli visti sulle etichette dei prodotti, altri li hanno scoperti nella sezione “Simboli” dell’app Junker (8,5%) o grazie alle campagne di comunicazione di Biorepack (4,6%).
Complessivamente sono state 9.755 le persone che hanno risposto al questionario, con una leggera maggioranza di donne e di persone con più di 36 anni; quelle nella fascia da 51 a 65 anni sono il 42%, seguono quelle tra 36 e 50 anni (25,6%) e più di 65 anni (21,1%). Le regioni più coinvolte sono state il Piemonte (15,3%), il Lazio (14,5%), il Veneto (13%) e la Lombardia (12,6%).
“Questo sondaggio ha prodotto dei risultati molto interessanti, sia per numero di utenti coinvolti (quasi 10mila), sia per percentuale di risposte corrette” – commenta la responsabile comunicazione di Junker app, Noemi De Santis. “Da più di un anno, insieme al consorzio Biorepack, portiamo avanti una campagna informativa multicanale sulle bioplastiche compostabili e il loro corretto conferimento. Il livello di consapevolezza e competenza mostrato dagli intervistati dimostra che siamo sulla strada giusta. È anche interessante notare che il 10% degli utenti dichiari di essere venuto a conoscenza dei simboli di riciclabilità mostrati nel sondaggio dalla sezione Simboli di Junker app o dai nostri post social”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati del sondaggio” – dichiara Carmine Pagnozzi, direttore generale di Biorepack. “Tra i compiti del nostro Consorzio c’è quello di sviluppare campagne di informazione per illustrare ai cittadini le corrette modalità di riciclo degli imballaggi in bioplastica compostabile per contribuire al miglioramento della qualità della raccolta dell’umido. La collaborazione con Junker si è dimostrata proficua e i risultati del sondaggio testimoniano che siamo sulla strada giusta: in questo modo diffondiamo le buone pratiche di riciclo della bioplastica compostabile, facendo bene al pianeta e a tutti noi”.